“Occorre evitare che venga fatto un uso politico della Sanità anche se mi pare di intravvedere una parte della maggioranza, quella che fa capo ad Ap, stia attaccando il Segretario Santi usando l’associazione dei medici. E’ necessario evitare di giocare in maniera becera sulla salute dei pazienti alimentando un clima di scontro che non fa bene all’ospedale. Anche per questo i medici se ne vanno, perché la loro è una professione delicata che non può essere svolta in una atmosfera di scontro”.
Sembra ci siano mine politiche disseminate ovunque. E che esse stiano insidiando il processo di democratica unità del Paese colpendolo duramente laddove esso è più fragile. E’ ciò che è emerso dalla lunga chiacchierata con Emanuele Santi di MDSI.
Partiamo dai temi più caldi della politica. Pare lo Stato abbia dato altre garanzie alle banche, questa volta a fronte di linee di credito che sarebbero state aperte a favore di ciascun istituto. Che opinione si è fatto?
“Posso solo dire che lo Stato continua a dare garanzie a fronte di non si sa quale criterio. E ciò senza aver fatto prima chiarezza su tante situazioni, penso in particolare alla cosiddetta ‘Operazione titoli’. Se da un lato lo Stato si vede costretto a garantire il sistema, almeno Bcsm dovrebbe gestire la liquidità in modo oculato. Invece, dalla lettura del bilancio di Bcsm, emerge che il titolo acquistato da Cis, oltre ad avere azzerato i debiti di un privato, è immobilizzato al costo di acquisto, ciò vale a dire che il suo rischio è passato dalla Advantage Financial al Cis, dal Cis ai fondi pensione e dai fondi pensioni direttamente sulla testa dei cittadini,perché non dimentichiamoci che Bcsm è in quota maggioritaria dello stato”.
Non si sta più parlando della vendita degli Npl del pacchetto Delta. A che punto siamo?
“Rimarco che ancora su questa vicenda non c’è alcuna trasparenza e i tanti dubbi che abbiamo sollevato sembra abbiano avuto l’effetto di fermare per il momento la s(vendita) e che pare siano in corso degli approfondimenti per vederci chiaro. Ci hanno dato ad intendere che i crediti Delta hanno un valore bassissimo che si aggira attorno al 7,5%, ciononostante la corsa delle agenzie specializzate che non fanno beneficenza dà la misura di come valgano molto di più. Qui poi deve passare il messaggio che un punto percentuale su un miliardo vale 10milioni e che ogni milione in più che riusciamo a portare a casa è un milione in meno di debito. Sono uscite delle relazioni che qualcuno aveva l’interesse non uscissero che valutavano quei crediti molto di più. Poi c’è anche la questione dei crediti verso le ausl italiane che ammontano a decine di milioni e che sono stati fatti rientrare nel pacchetto degli npl ma non lo sono. Le relazioni pare dicano che il valore di realizzo si aggiri attorno al 100%. Inoltre i crediti sanitari sono garantiti dallo Stato italiano e sono un investimento pro cuo dal momento che rendo- no in termini di interessi l’8% annuo.”.
Anche l’Iss vive una stagione non facile. Che cosa sta accadendo?
“E’ vero che i problemi ci sono da anni e rimangono irrisolti anche per incapacità, ho l’impressione che in questo momento, come già avvenuto in passato, c’è chi sta usando la Sanità come arma di ricatto politico. Occorre evitare che venga fatto un uso politico della Sanità anche se mi pare di intravvedere una parte della maggioranza, quella che fa capo ad Ap, stia attaccando il Segretario Santi usando l’associazione dei medici. E’ necessario evitare di giocare in maniera becera sulla salute dei pazienti alimentando un clima di scontro che non fa bene all’ospedale. Anche per questo i medici se ne vanno, perché la loro è una professione delicata che non può essere svolta in una atmosfera di scontro ”.
Le polemiche non stanno risparmiando nemmeno il Segretario Podeschi. Erano inevitabili ulteriori tagli alla scuola?
“In un momento così delicato un Governo con una minima capacità di progettare il futuro farebbe di tutto tranne che pensare in maniera ragionieristica, in termini soltanto di costi e ricavi. Lo stato sociale va difeso, la scuola è un investimento ed un pilastro su cui si regge il futuro del Paese, tutto si deve fare fuorché pensare di penalizzarla”.
La RepubblicaSM