San Marino. Sanità. CSDL: ”per evitare la fuga dei medici, va assicurata la possibilità di ampliare esperienze e professionalità”

Anche San Marino deve fare i conti con la crescente propensione dei medici a prestare la propria attività nella sanità privata, che esercita una forte attrattività sul piano economico e professionale. In Italia la sanità pubblica riesce a trattenere i migliori professionisti quando offre delle eccellenze e garanzie di crescita professionale; l’Ospedale Bufalini di Cesena è un esempio vicini a noi. Le forze politiche devono indicare chiaramente il modello di sanità che vogliono realizzare a San Marino
RSM 28 03 2024 – Nel campo della sanità sammarinese recentemente hanno tenuto banco le vicende delle dimissioni di due primari dell’ospedale; nel reparto di Oncologia, ora a quanto pare rientrate, e nella Pediatria, che rimangono confermate. Non è certo una novità; è un fenomeno che si verifica da tempo, con cui San Marino deve fare i conti. Alla base di tali decisioni vi sono sicuramente anche fattori personali, come ha sostenuto il Segretario di Stato competente nel comunicato stampa, aggiungendo che, come già accaduto per altri professionisti, avrebbero comunque continuato a collaborare con l’Istituto.
“Evidentemente – ha commentato a ‘CSdL Informa’ il Segretario FUPI-CSdL Antonio Bacciocchi – l’ostacolo non è il fatto di lavorare a San Marino in sé per sé, ma trovarsi all’interno di una sanità che offre sviluppi professionali limitati; in tal senso ci si collega a quello che sta succedendo in Italia, dove professionisti dal settore pubblico si stanno spostando verso la sanità privata, perché esercita una maggiore attrattività dal punto di vista economico e professionale.
D’altro canto, la sanità pubblica si salva quando riesce a fornire le eccellenze; un esempio tra queste, vicino a noi, è l’ospedale Bufalini di Cesena, il quale trattiene in ambito pubblico molti medici di grande valore perché offre la possibilità di effettuare interventi altamente complessi e quindi di ampliare continuamente le proprie competenze e capacità.