San Marino. Sanità in stallo: il Partito Socialista attacca il Governo sul mancato cambio al vertice dell’ISS

Segue comunicato stampa ufficiale del Partito Socialista sammarinese, che denuncia la paralisi nella nomina del nuovo Direttore Generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale. Nel testo si evidenziano ritardi, criticità strutturali e l’urgenza di una riforma sanitaria adeguata alle dimensioni del Paese.

Ormai da tempo si attende il cambio del vertice dell’ISS, ma il tempo passa e nulla succede, o, per meglio dire, la situazione sta peggiorando e sopravvive solo grazie all’abnegazione di medici, paramedici e infermieri coscienziosi.
Al Direttore Generale uscente, forte di un contratto da nababbo, confezionato dal precedente Governo, anziché contestargli i risultati ottenuti, a nostro avviso inconsistenti, è stato predisposto un nuovo contratto di “Transizione Novativa e Contratto di Incarico Professionale” quale consulenza qualificata nel settore della Sanità prevenzione e promozione della salute nell’ambito dei rapporti internazionali del sistema sanitario e socio-sanitario sammarinese con quelli italiano ed esteri, colmando una lacuna che evidentemente è stata ritenuta insostenibile, e soprattutto facendo mantenere all’interessato tutti benefit e la durata previsti dal contratto da nababbo già sopra citato.
Il nuovo Direttore Generale, anche se individuato, ancora non arriva. Il Direttore uscente per il momento rimane al suo posto ma con le valigie già pronte. Insomma, un capolavoro difficile da pensare.
Così, la già difficile situazione venutasi a creare nell’era Bevere, se possibile sta peggiorando, perché il Capo in pratica non è più il Capo e il nuovo Capo ancora non si vede all’orizzonte. Possono funzionare le cose così combinati? Infatti, continuano le code ovunque, ambulatori, farmacie, visite specialistiche, esami, così come continua l’emorragia di medici che lasciano il nostro sistema sanitario.
Sarà bene che il nuovo Direttore Generale prenda servizio a pieno regima prestissimo, in quanto lo aspetta un compito non da poco se vuole far tornare il sistema ai suoi momenti migliori. Occorre reimpostare l’organizzazione del sistema sammarinese, il quale deve tenere conto delle reali esigenze di una popolazione di 34.000 abitanti, abbandonando l’adozione automatica del modello italiano pensato per una popolazione di 60.000.000 di persone, capace di produrre ampi livelli di burocratizzazione assolutamente inspiegabili per un territorio di 62 Kmq.
Occorre rivedere la legislazione pensionistica per il personale medico e paramedico, abbandonando impostazioni ipocrite e riconoscendo il valore e l’importanza del medico nella società moderna.
Il Partito Socialista ha sempre posto particolare attenzione alle problematiche della Sanità sammarinese e di fronte alla imbarazzante situazione esistente, che crea difficoltà ai nostri concittadini, in particolare ai più anziani, non poteva continuare a tacere. Abbiamo atteso che avvenisse un cambio radicale ai vertici della Sanità, con fiducia e pazienza. Sono trascorsi mesi e mesi di nulla. I sammarinesi sono stanchi e non si può più tacere lo stato delle cose.

Comunicato stampa – PSS