Caro Direttore, rileggendo i diversi interventi, pubblicati puntualmente da Giornale Sm, sulla Sanità da parte di Difendiamo San Marino, organizzazione nata sull’onda di tanti sammarinesi preoccupati per la propria salute e in generale di quella di tutti, rilevo, ma senza sorprendermi, che molte cose son rimaste come prima!
Sono cambiati più volte i vertici Iss ma senza quegli effetti che sarebbero stati necessari!
E cosi non abbiamo ripristinato un Ortopedia di alto livello come all’epoca del Prof. Soragni e del dottor Ghinelli, anzi abbiamo perso un cardiologo di valore come il dott. Marinelli, si sono allungate i tempi per le visite, ed è scesa la qualità oltre che la fiducia dei Sammarinesi, nonostante l’Ospedale e l’ Iss producano ogni giorno, in diversi ambito centinaia di prestazioni valide!
Certo che la venuta della ultima dirigente e la sua dipartita ben prima della fine del suo mandato triennale,ha creato e lasciato un caos incredibile nell’Iss dove nessuno era più certo di niente!
Poi è scoppiata la pandemia e l’emergenza ha travolto tutto e tutti, ed quindi meglio abbandonare la barca che affonda? Fatto curioso mi dicono che passando l’incarico dirigenziale a Rabini e con Forcellini al fianco, si lavori meglio e con più efficacia, applicando di certo le competenze, ma usando spesso il buon senso, nel risolvere questioni gravi e problematiche.
Quindi c’è un Iss che lavora, senza guardare l’orologio, con grande spirito di servizio, a partire dall’Amministrazione, dai dottori, dagli infermieri e dal personale rimasto in Ospedale nonostante in certi casi siano stati invogliati da tanta inefficienza e la troppa politica nelle decisioni da prendere.
Ora arriva un super-mega-dirigente strapagato e chiacchierato, per fare cosa? Far fuggire il miglior chirurgo, Landolfo? Che col Prof. Iovine hanno salvato tante vite, garantito la salute di tanti, evitando all’Iss i guai del passato derivati da interventi chirurgici sbagliati, restituendo fiducia nei Sammarinesi bisognosi di cure di medici ed infermieri in gamba!
Nel frattempo chi si troverà a gestire L’Iss dovrebbe sapere e spero che qualcuno glielo dica, che nel 1955, l’Istituto Sicurezza Sociale era stato realizzato sulla base di un principio fondante che in poche parole era: cure garantite per tutti, medicina di alto livello, grazie ad una struttura pubblica, unica al mondo e inviadataci, che forniva ogni prestazione direttamente, avvalendosi del privato solo in certi casi, solo al bisogno, senza delegare interi servizi (come si mira ad esempio alle cucine dell’Ospedale) ad esterni e consulenti che proprio per la loro tipologia di incarico non possono lasciare uno storico su cui formare dottori sammarinesi, a cui affidare gli incarichi una volta terminato il percorso. E quindi non vogliamo e non ci serve un Iss che dipenda da manager stranieri che non fanno radici e una volta pagati se ne vanno senza lasciare nulla.
È ormai provato e riprovato che applicare il modello italiano o altro modello, che non tenga conto di 34 mila residenti su 60 km quadrati, non funziona da noi!!
Queste sono solo alcune considerazioni che han trovato tanti riscontri tra professionisti Sammarinesi ma poco in ambito politico, dove pochi Consiglieri, ancor meno temo nel Governo, han chiaro cosa stia succedendo in Ospedale, cosa avverrà e quanto ci costerà e cosa si vuole fare per ridare fiducia ai dipendenti Iss, qualunque ruolo abbiano, dal Primario al ragioniere. E quando la politica non decide, c’è sempre qualcun altro che decide ed abbiamo visto, per rimanere nell’argomento, che per noi Sammarinesi son dolori! Grazie e alla prossima!
Erik Casali, per Difendiamo San Marino.