San Marino. Sarà un governo di programma… Ma nel programma di un Consiglio “liberato” dalla “Cricca” non può mancare una nuova Commissione di inchiesta! … di Enrico Lazzari

Enrico Lazzari

“Una scelta di poca umiltà…”. Ecco perchè, secondo Francesco Mussoni, Pdcs, “Domani – Motus Liberi” è oggi isolata in ruolo di opposizione, in quello che sembra un cammino destinato a ricalcare quello di Repubblica Futura: perennemente in minoranza e ai margini della politica che conta.

E’ stata, quindi, quella di Fabio Righi e “famiglia” Motus -che non ha trovato concorde tutto il partito- una vera e propria eutanasia, di cui fa le spese il Paese, costretto a varare un governo di “programma” e non -come sarebbe logico- un governo politico, ovvero coeso nei suoi ideali liberali. Governo politico che sarebbe nato se “Domani – Motus Liberi” -come una parte minoritaria di quella forza politica avrebbe voluto- si fosse presentato in coalizione con le altre forze politiche -”presentabili”-di area liberale e centrista. …Ma, in Motus, si è scelta l’eutanasia!

Sarebbe bello sapere, ora, così che tutti possano comprendere immediatamente la differenza fra un governo politico e un governo programmatico, quale sia il progetto concordato sul Titro a Volo:

– il progetto Alpitour, come perseguito dalle forze più liberali della nuova maggioranza?

– Il progetto di valorizzazione del verde, come perseguito dalla componente più di sinistra, più -permettetemi il termine- “nazi-green” della stessa maggioranza?

Mistero…. Ma è il “segreto di Pulcinella”:

– non si farà nulla, né valorizzazione del verde, né concretizzazione del progetto Alpitour! Perché la sintesi, il compromesso delle due posizioni diametralmente opposte e inconciliabili è impossibile.

E non si farà nulla, viste le posizioni inconciliabili fra le diverse forze della coalizione che sosterrà l’esecutivo, su tematiche anche più importanti e decisive. Ma questa è un’altra storia, che lo scorrere del tempo racconterà con dovizia di particolari, certezze e sorprese. Sì, sorprese…

Perchè se è vero che il successo non calcolato della coalizione Pdcs-Ar, unito alla “scabrosa” legge elettorale, ha impedito la nascita di una variegatissima ammucchiata anti-Dc, è innegabile che la somma -matematica, non concretamente- dei seggi della stessa coalizione vincente è di soli 26, a fronte dei 34 “alternativi”. Ben di più di quelli in cui si è eletta la “Reggenza” alternativa. Vedremo…

Nonostante tutto, nonostante l’inconcepibile cambio alla guida della Segreteria di Stato alla Giustizia (una delle più positivamente attive nella scorsa legislatura), il Titano ha oggi un nuovo governo. Certo, con i suoi grandi limiti, ma in grado di concretizzare e sfruttare appieno gli effetti dell’entrata a regime delle innovazioni contemplate nell’Accordo di Associazione con L’Unione Europea, che andrà ad integrare perfettamente il sistema San Marino con il Mercato Comune Europeo.

C’è solo un aspetto che, come anche ad Emanuele Santi, Rete, un po’ mi preoccupa: “Sulla Segreteria Giustizia si è fatto un percorso con un Segretario di Stato che ha dato prova di capacità di fare le cose che ci si era prefissati, vedere un cambio alla guida di quella Segreteria di Stato ci ha fatto sobbalzare. Il percorso non è finito”.

Mi auguro -ha auspicato lo stesso Santi dai microfoni di “Palazzo Pubblico”, il programma di approfondimento politico di San Marino Rtv- che non ci siano flessioni, che non ci siano titubanze perchè il momento è ancora molto delicato e non vorrei che anche certi personaggi che aleggiano nei partiti della nuova maggioranza non siano un po’ un fermo, un blocco, per andare avanti sulle questioni del Tribunale”.

…E, aggiungo io, per fare piena luce sulle responsabilità politiche che hanno permesso alla famigerata “Cricca” di attuare lo “scempio” che ha distrutto il sistema bancario sammarinese e, quindi, portato al dissesto le casse pubbliche sammarinesi nel decennio scorso. “Non vorrei -ricordava Santi, come detto-  che anche certi personaggi che aleggiano nei partiti della nuova maggioranza non siano un po’ un fermo, un blocco, per andare avanti…” -aggiungo parafrasando le sue parole- nell’individuazione di tutte le responsabilità, penali e politiche che siano.

Abbiamo, io, Marco Severini, GiornaleSm, profuso un grande sforzo in questi anni affinchè il massimo organismo democratico del Paese, il Consiglio per intenderci, venisse liberato da ogni “ombra” di anche minimamente sospetta collusione con quel gruppo sovversivo di potere che ha imperversato indisturbato per anni nello scorso decennio, toccando il suo massimo “splendore” ai tempi del governo AdessoSm. Non so se questo nostro impegno ha avuto gli effetti sperati…

Ma potremmo saperlo con certezza se solo qualcuno, magari la Rete di Santi vista la sua preoccupazione, magari Alleanza Riformista che l’aveva auspicata già mesi addietro, presentasse un Progetto di Legge mirato ad istituire una seria commissione parlamentare di inchiesta finalizzata a faree piena luce sulle responsabilità politiche di chi ha governato il paese negli anni in cui, sommersamente, dominava la “Cricca”… Quanti partiti voterebbero a favore? Quanti franchi tiratori ci sarebbero?

La risposta a questa domanda ci svelerebbe quanto, ancora oggi, sia potente in politica quel gruppo sovversivo oggi a processo o sotto indagine che ha la massima responsabilità di grandissima parte del debito pubblico miliardario accumulato dal Paese.

E, seppure quanto mai inquietante e preoccupante, risposta ci sarebbe anche se nessuno, fra i Sessanta, questo pdl ritenesse importante presentarlo…

Enrico Lazzari