I Commercianti hanno poco coraggio perché subiscono in silenzio ogni decisione assunta nei loro confronti, ma ora sono veramente “incazzati” per l’obbligo di tenere aperti i propri esercizi fino alle ore 23,00, anche in assenza di turisti e soprattutto di clienti. Hanno ragione! e per diversi motivi:
1) L’iniziativa privata, in particolare nel commercio, si basa esclusivamente su criteri di economicità che solo i titolari di licenza sono in grado di valutare.
2) Gli orari di lavoro della persona hanno precisi limiti in tutto il mondo evoluto e l’eventuale allungamento degli orari di chiusura necessita di una apposita organizzazione che, vista l’aria che tira nel settore del turismo e soprattutto per le attività a conduzione familiare, risulterebbe sicuramente antieconomica.
3) L’arroganza di uno Stato che ha la pretesa di mettere il naso nell’attività privata , stabilendo addirittura a che ora i commercianti debbano alzarsi al mattino e a che ora debbano andare a letto la sera, è davvero insopportabile e lesiva di principi democratici solidamente garantiti dalla Carta dei Diritti della Repubblica di San Marino.
4) Se venissero organizzate nuove manifestazioni in grado di portare turisti a San Marino, i commercianti, avendo un vantaggio economico, si organizzerebbero e di certo terrebbero aperti i propri negozi anche oltre le ore 23,00, così come è già accaduto negli anni “90, senza necessità di decreti da parte del Patrio Governo.
5) Invece, purtroppo, manifestazioni quali “Estate in Centro” sono davvero modeste, più adatte a sagre paesane, e ovviamente quasi nessuno si sposta per assistere ad improbabili figurine vestite di iuta che simulano improbabili duelli con i bastoni delle scope. Insomma, i commercianti sarebbero più contenti se taluni , oltretutto con la prepotenza tipica dei mediocri, smettessero di occuparsi di cose che non conoscono.
Diversamente Pasqualino.