SAN MARINO SATIRA. GINO E PIETRO “COVID SPECIAL EDITION”

Nell’ultimo anno e mezzo il COVID ha stravolto tutte le nostre vite ivi incluse le passeggiate/ragionate con il mio storico e amico nonché compagno di Partito Gino.

Ci siamo vaccinati, teniamo le mascherine, faremo la terza dose con il PFIZER come vuole Di Maio.

Abbiamo, purtroppo, diradato le nostre frequentazioni complice un tremendo mal di schiena che non mi permette di far troppe camminate: gli anni passano e pesano.

Al bar si va poco e la noia – a dirla tutta – la sta facendo da padrona.

Ci salvano i telefonini che, grazie a Whatssap, mi permettono di passare le giornate con più velocità.

Ma soprattutto mi salvo con DAZN con cui poter vedere e rivedere i grandi occhioni di Diletta Leotta tutte le volte che voglio.

Io e Gino, però, continuiamo a parlare di politica.

Lo facciamo in maniera diversa sul modello di una gara di chi, per primo, si manda le news.

L’altro giorno, ad esempio, mi ha prontamente girato un SMS, senza commento, con la notizia della nomina – a Presidente dei Socialisti – di “Tonino” Lazzaro Volpinari.

Stamattina gli ho girato un messaggio sul dibattito del decreto COVID e, dopo mesi, mi ha addirittura risposto con un messaggio vocale.

Cosa alquanto strana data la sua scarsa loquacità registrata negli ultimi mesi.

Nel vocale mi ha detto: “Ciao Pietro, ho sentito tutto. Sul Covid e sul Decreto sai come la penso. Siamo in mezzo a una tempesta e non possiamo far diversamente. Ma, in verità, dietro al COVID sono iniziate un po’ di manovre. Si perché tutta questa esigenza di visibilità sul tema sfociata con la presentazione di tanti emendamenti in maggioranza sono lo specchio che, alla prova dei conti, dei 44 iniziali oggi ce ne sono un po’ meno. Si è visto sul COVID, sarà così sul Bilancio e sulla Giustizia.”

Non ho avuto tempo di finire di ascoltare l’audio che Gino me ne aveva mandato un altro in cui continuava il suo ragionamento: “La disfida tra chi è più retino puro, avvenuta tra ZEPPA & Co e le due ex confluite nel Gruppo Misto è stata emblematica. Motus Liberi che si smarca per dare segnali magari, non solo in maggioranza, ma anche a qualcuno dell’opposizione. LIBERA che si propone. Sarà un percorso ad ostacoli al termine del quale vedremo in quanti rimarranno nel gruppone iniziale. Una volta i democristiani e i socialisti erano formidabili a far i conti in caso di “ariaccia”, vedremo se lo saranno ancora”.

Non gli ho risposto con un vocale ma mi sono limitato a inviare, a mo di commento, una faccina.

Spero però di aver scelto quella giusta, non vorrei mica far arrabbiare il mio caro amico Gino.

Il Natale è vicino ed qualche giretto in città, magari durante la sessione Consigliare del Bilancio, vorrei farla con il mio amico e compagno di tante avventure pubbliche e private