Qualche serata fa, durante la nostra classica ora di passeggiata, io e Gino siamo arrivati fino in via del Sentier Rosso.
E così con curiosità ,abbiamo deciso di scendere lungo la strada fino alla storica sede del Partito Comunista.
“Che peccato vederla ridotta così, quante riunioni abbiamo fatto qua dentro quando venivamo in delegazione con il nostro Partito” ho esclamato con neanche tanto malcelata nostalgia.
“Beh Pietro, se proprio vogliamo dirla tutta, sta meglio Lei dei suoi eredi” mi ha immediatamente rintuzzato Gino.
“Vedi Pietro, guarda ad esempio il PSD. Han fatto una conferenza stampa l’altro giorno che sembravano ancora al Governo. Loro la botta elettorale non la supereranno più” ha sentenziato Gino.
E ancora: “C’erano al tavolo quattro figuri che han detto una sequela di sciocchezze e ovvietà da far rabbrividire. Ai tempi del PCS neanche il più scarso degli attivisti avrebbe fatto un ragionamento politico così sconclusionato”.
Io, che solitamente divoro tutto ciò che riguarda la politica sammarinese, non mi ero neanche accorto che il PSD avesse fatto una conferenza stampa e per questo ho chiesto a Gino di raccontarmi un po’.
“Pietro, lascia perdere, questi non sanno cosa sono i tempi della politica. Parlano di Europa, dicono che sono disponibili ad aiutare la maggioranza sulla giustizia, aprono ad una indefinita area riformista quando non riescono neppure a fare il partito con i socialisti. Te l’ho detto quattro figuri capitati per caso. Hanno addirittura ripreso a fare il Segretario chi, qualche anno fa, era stato bocciato dal congresso del Partito e dagli elettori.
Mente Gino parlava mi vibrava il cellulare.
E, presi gli occhiali, ho letto un sms che mi ha mandato un caro amico in cui era scritto: Le mie fonti mi dicono di caffè in un bar del Borgo tra Andreoli, Celli e tal Carlini (che non so proprio chi sia).
Ho letto l’sms a Gino che ancora guardava la sede del PCS e mi ha risposto in maniera bruciante: “vedi mentre quei quattro figuri fanno le conferenza del cavolo, Andreoli e Celli – anche se ormai entrambi in caduta libera dal punto di vista politico – riprendono a parlare. È la logica della politica. Ad ogni vuoto che lasci c’è qualcuno che lo occupa.”
Come al solito non ho detto nulla.
Tornato a casa ho riletto quell’sms e ho pensato alle parole di Gino.
E Gino, come sempre, ha ragione.