San Marino. Satira. “IL GIOCO DELLE TARGHE” … di Gino e Pietro

L’altro giorno io e Gino eravamo molto afflitti per la questione delle targhe che come ci ha spiegato il Segretario Prof. Renzi cade proprio nel periodo d’oro e di massimo rigoglio del rapporto italo sammarinese: strana casualità.
E allora ci siamo ricordati di un gioco che da giovani facevamo con i nostri figli.
Se avete avuto e avete dei figli piccoli, sapete quant’è difficile portarli in viaggio; non solo perché bisogna caricare l’auto di passeggini, mille ricambi di vestiario e giochi per intrattenerli durante la vacanza, ma anche perché lo stesso viaggio in sé, soprattutto a certe età, può essere una vera tortura. Uno dei giochi che facevamo con i nostri figli era quello delle targhe e consiste nel prendere la prima targa che capita davanti e cercare di formare una frase di senso compiuto in cui ogni parola deve cominciare con le lettere della targa.
Io e Gino però abbiamo cambiato le regole e ci siamo divertiti ad attribuire una targa colorata ai nostri politicanti da strapazzo.
Abbiamo iniziato così:

La targa color verde speranza, a chi la diamo?
La diamo a quelli dell’opposizione. Con la speranza che la smettano di fare ridicole foto seduti al tavolo di un ristorante, selfie, star chiusi nelle sedi dei partiti, sciocchezze varie ma inizino a far politica.

La targa color rosa, a chi la diamo?
La diamo al Segretario Guidi che da quando è alle Finanze ha preso un colore come quello di Celli degli ultimi tempi. Un brutto segnale.

La targa color marrone, a chi la diamo?
La diamo a Podeschi che con le sue dichiarazioni sulle gite e sulle targhe ha fatto una vera figura di c…a!.

La targa color grigia, a chi la diamo?
Ai sindacati, all’ANIS, all’OSLa e a tutte le varie sigle. Un tempo attive e pronte a dar battaglie ed oggi grigi timorati di Dio. Guarda che silenzio sul Fondo Pensioni.

La targa color trasparente , a chi la diamo?
A Santi, Michelotti, Zafferani e Zanotti. Sono al Governo da due anni abbondanti e nessuno si ricorda e mai si ricorderà del loro operato. No, anzi, ci sbagliamo della foto milanese della moglie di Zanotti si ricordano e si ricorderanno in molti invece pure il Ministro Salvini.

E, infine, la targa color bianco-azzurra quella piu’ cara e che conta più di tutto a chi la diamo?

La diamo e lo diciamo con serietà a quella stragrande maggioranza di Paese che se la cava da solo e lotta per difendere la propria famiglia, il proprio lavoro e la propria dignità.

Nonostante i limiti irrecuperabili del Governo, nonostante il teatrino di tutta la politica, nonostante i giochini di chi alza la voce per poi trattare sottobanco e nonostante le inefficienze del nostro Stato. A loro va la targa più bella è sentita perché è grazie a loro siano essi lavoratori autonomi, dipendenti, imprenditori o pensionati che San Marino va avanti.

Gino e Pietro