Ho sognato di stare male, ho sognato di stare molto male, ho sognato di essere nel nostro ospedale ed ho sognato che il mio cardiologo di fiducia non c’era più, era finito a Rimini! Ho sognato che mi facevano l’elettrocardiogramma! Ho sognato che referto lo facevano leggere ai cardiologi di Rimini! Ho sognato che mio vicino di letto avevo un infarto e lo hanno mandato dell’ospedale di Rimini con grande perdita di tempo, che è una delle opzioni più importanti per salvare un infartuato!
Intanto continuavo a stare molto male ho continuato a sognare ed ho sognato di essermi anche fratturato una gamba e avviatomi speranzoso a farmi visitare, nel reparto ortopedia non c’era quasi più nessuno! Ho sognato che i dottori che hanno dedicato una vita all’ortopedia, sono stati allontanati facendo venir meno le garanzie di continuità e di successo nella diagnosi e nella cura per ogni paziente!
Ho continuato a sognare di tutto, ho sognato infermieri di qualità che se ne andavano dal nostro ospedale, ho sognato medici di tutti reparti prendere altre strade scappando dal nostro ospedale e lasciando i malati immaginari come me, ma soprattutto quelli veri, senza quelle cure in un ambiente di fiducia che i sammarinesi erano abituati a ricevere!
Ho sognato che ero invecchiato e non c’era più nemmeno il dottor Gazzi così come ho sognato che avevano sostituito il Dottor Castelli, il mio, il nostro allergologo, per raggiunti limiti di età con un altro dottore, anche lui pensionato e che aveva addirittura un anno in più e nemmeno sammarinese!
Poi a furia di sognare era passato tanto tempo e mi è venuta fame, memore che fino a un po’ di tempo fa in ospedale oltre ad essere curati, si mangiava anche bene! Ma ho sognato che non era più così e che nonostante gli sforzi di tanti, per colpa di alcuni non adatti, inadeguati, incapaci, incompetenti e arroganti come lo sono tutti quelli che sono fuori posto, le cucine del nostro amato ospedale non funzionano più come dovevano funzionare!
Ho sognato anche che invece di rimuovere gli incapaci, come si fa nei paesi normali, dove la politica non ti spalleggia, dove quando si ha torto il sindacato non ti difende di sicuro, si stava invece pensando di privatizzare le cucine magari ad una delle tante cooperative rosse, a uno dei tanti soggetti che fanno i soldi, che fanno business con i denari di tutta la comunità, che arrabbiata, incredula e offesa, chiede, sempre nel sogno, che venga fatta giustizia, che l’ospedale torni ad essere quella approdo sicuro dove si veniva curati con attenzione e dovizia, mangiando cose di qualità durante la degenza,e, in attesa di essere guariti e di ritornare a casa!
Poi mi sono svegliato all’improvviso e mi sono reso conto che ho sognato veramente! E che il sogno, aveva una velocità, un realismo, e che in certi punti mi sembrava la realtà!
Poi sfogliando il giornale ho visto chi fa il ministro e il solito sindacato che difende i vagabondi e quelli da mandare via, ed ho capito che ero sveglio! Poveri noi!
Il malato immaginario”