Monologo di un Robot disperato:
Cari Sammarinesi, chi vi scrive è un umile Robot, laureato in Chirurgia Nucleare, arrivato qualche giorno fa nella (una volta) ridente Antica Repubblica di San Marino ma con mio grande stupore, nessuno mi aspettava?
Nessuno ad accogliermi?
Come mai?
Che è successo?
Quello che mi ha voluto, ordinato e pagato la bellezza di 3 milioni di euro, si è dimenticato di me?
Mi faranno fare la stessa fine del mobilio acquistato in Calabria?
Peccato perché pare che per convincere il Prof. Landolfo ce n’è voluto!
Peccato che mi hanno lasciato un paio di giorni in un piazzale davanti all’ospedale, giorno e notte assistito però dalla Security, ingaggiata in fretta e furia, visto che per me non era previsto alcun spazio al chiuso!
Ero così contento di venire a San Marino, mi avevano detto che mi sarei trovato bene, che la mia manutenzione sarebbe stata di qualità ed invece sono chiuso al buio, da solo, vicino alla camera Mortuaria!!
Che tristezza!!
Non vedo l’ora di poter uscire e lavorare e di fare conoscenza almeno con qualche aspirapolvere, con la Tac e la Risonanza, arrivate a San Marino tempo fa, con un accoglienza migliore certo della mia!
Non vorrei che questo mio sfogo robotizzato venga visto come una mancata fiducia verso chi opera tutti i giorni tra mille difficoltà,nella sanità di San Marino,ma mi aspetterei delle scuse formali dal Direttore Generale Unico ed Insostituibile che fa e disfa come gli pare, capace anche di dare la colpa di quello che mi è successo ad altri, anziché ammettere il proprio errore.
In ogni caso non porterò rancore alcuno.sarò un bravo ed obbediente Robot, guardandomi bene di fare una soffiata all’ amico Giletti di Tv7.
Tanti chip e microchip a tutti, dal vostro caro Jeeg Robot, Chirurgo Nucleare chiuso al buio a San Marino.