Venerdì scorso il consiglio direttivo della Banca centrale di San Marino ha comunicato l’autosospensione dei componenti del Coordinamento di Vigilanza e le relative sostituzioni. Giancarlo Capicchioni – segretario di Stato alle Finanze – si è detto all’oscuro della decisione e ha annunciato che oggi se ne parlerà in Congresso di Stato.
Intanto, le forze politiche di maggioranza e opposizione si interrogano sulle ragioni dell’avvicendamento nel Coordinamento di Vigilanza.
Il segretario della Democrazia cristiana, Marco Gatti, raggiunto telefonicamente, afferma che “sull’autosospensione del Coordinamento di Vigilanza di Banca centrale è difficile esprimersi perché al momento non siamo in possesso di ulteriori elementi per fare un’analisi compiuta”. Comunque, prosegue Gatti, “la valutazione presa da Bcsm è stata fatta sicuramente a tutela dell’istituzione. Si è parlato spesso sui giornali negli ultimi mesi di due ordinanze della magistratura, ed è probabile che la scelta di Banca centrale possa rientrare in questo ambito. La decisione del Coordinamento di Vigilanza di autosospendersi dopo due fondamentali appuntamenti per San Marino avvenuti la settimana scorsa – sottolinea – è stata una scelta estremamente oculata. Se l’autosospensione fosse avvenuta prima – spiega – sarebbe stato un danno per l’immagine della Repubblica a livello internazionale”. Il segretario della democrazia cristiana si riferisce al workshop Global Forum organizzato dall’Ocse sul Titano per implementare lo scambio automatico delle informazioni e agli Spring Meetings del Fondo monetario internazionale di Washington, nella cui delegazione sammarinese, oltre ai segretari di Stato Capicchioni e Arzilli, il direttore del Dipartimento Affari Esteri, Dario Galassi, e il segretario particolare alle Finanze, Daniela Berti, erano anche presenti, in rappresentanza di Banca centrale, il direttore generale Mario Giannini e il responsabile del coordinamento di Vigilanza Andrea Vivoli, due dei tre dei vertici di Bcsm che venerdì scorso si sono autosospesi. Il terzo è l’ispettore Francesco Ielpo. Il nuovo Coordinamento di Vigilanza da questa mattina sarà così composto: Daniele Bernardi (presidente), Patrizio Ettore Cherubini, Fabio Mazza e Giuliano Battistini. Sta di fatto che, ribadisce il segretario Dc, “prima di esprimere qualunque tipo di parere, bisogna capire bene perché è maturata questo tipo di scelta, anche per- ché dalla magistratura elementi di novità non ce ne sono. Nei prossimi giorni – conclude – quando avremo la possibilità di conoscere meglio le ragioni di tale scelta, faremo le nostre considerazioni”. (….)
Francesco De Luigi, La Tribuna