San Marino. Scuola, il ‘badge’ che piace a pochi. Da quest’anno gli insegnanti, dai nidi ai licei, hanno l’obbligo del marca tempo di ingresso e uscita.

scuola-primo-giorno-ansa1Per il bilancio statale e? un aggravio dei costi del servizio scolastico.

Subbuglio nel mondo della Cultura sia in Italia sia a San Marino. Oltre confine e? la decisione del Governo italiano di inserire i lavoratori di musei e siti archeologici tra i servizi essenziali. Quindi regole diverse dagli altri settori del lavoro per eventuali interruzioni di pubblico servizio. Una decisione presa sull’onda dell’assemblea (tra l’altro autorizzata) che ha tenuto fuori dal Colosseo per tre ore i visitatori.

A San Marino e? un’altra, invece, la novita? per altro annunciata che fa fibrillare sindacato e mondo della scuola: l’uso del ‘badge’ (il cartellino da timbrare) anche per gli insegnanti nelle scuole dell’infanzia, cioe? asili ed elementari.

La timbratura comunque non e? una novita? assoluta. Gia? nello scorso anno scolastico era stata inserita nelle scuola media, sia superiore che inferiore, sia per i nidi.

Una semi novita? esplosa praticamente il primo giorno di scuola, giovedi?. Curioso che il problema sia affiorato in maniera rumorosa solo dopo un anno.

Una situazione, comunque, diversamente giudicata a seconda da dove la si guardi.

Il sindacato e? piu? prudente nel dare giudizi: “La timbratura del cartellino e? una procedura da valutare. La scuola necessita di orari piu? flessibili, non e? una catena di montaggio, non ha una operativita? strettamente legata ad un’altra. Oltretutto l’esperimento dell’anno scorso non ha avuto un grande successo per via delle difficolta? registrate nel computo delle ore effettive di insegnamento. Ci sono state diverse situazioni che hanno comportato disguidi”.

Ed ancora: “Il ‘badge’ era stato pensato per il personale non docente, ora lo si vuol estendere a tutti gli operatori”.

In Italia c’e? una decisione della Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, che con Sentenza n. 11025 del 2006, ha dato ragione a un Docente di un istituto tecnico commerciale per geometri di Torino: si oppose all’imposizione della timbratura del cartellino e, conseguentemente, ha escluso l’applicabilita? di sanzioni disciplinare verso quei professori che non osservano la timbratura anche alla presenza di un specifico ordine di servizio.

Una sentenza che faceva seguito ad un’altra (20 giugno 2006) della Sezione Lavoro del Tribunale di Torino che ritenne illegittime, appunto, simili imposizioni.

Per ora gli insegnati sammarinesi di elementari e infanzia mugugnano, forse aspettano di verificare sul campo quanto gia? da un anno stanno facendo i loro colleghi “piu? grandi” di medie e licei.

Il segretario Istruzione Giuseppe Morganti, invece, ha osservato: “Mi pare naturale che un insegnante entri in Aula prima degli alunni. Le famiglie affidano

loro i figli. Non devono essere sor- vegliati dai bidelli se l’insegnante arriva in ritardo, naturalmente salvo forza maggiore. Quindi mi sembra corretto verificare cosa accade negli Istituti. Esiste pero? una situazione che stride: occorre mettere una persona a verificare i ‘badge’. Il suo costo incidera? nelle spese generali. Sono somme che si potrebbero risparmiare per investirle in altre situazioni piu? inerenti ed utili al percorso scolastico.”

GianMaria Fuiano, La Tribuna