San Marino. Scuola, il Titano guarda al modello finlandese.

La segreteria di Stato Istruzione, in previsione del nuovo centro studi a Fonte dell’Ovo, pensa a una riforma educativa.

Morganti: “Stiamo lavorando nella direzione di rendere meno assillanti i programmi settoriali delle singole materie”.

Che il mondo ogni giorno cambi, non e? di sicuro una novita?, grazie o a causa – a seconda dei punti di vista – delle sempre piu? avveniristiche scoperte tecnologiche e scientifiche che, in alcuni casi, fanno proprio girare la testa, da quanto sono e vanno veloci.

Ora, la questione e? un’altra: quanto l’essere umano e le varie societa? che abitano questo pianeta, in particolare quello cosiddetto occidentale, siano in grado di rimanere al passo coi tempi; tempi che ogni giorno mutano sempre piu? e in maniera vertiginosa.

Tutti sappiamo che uno dei fondamenti della societa? moderna e? la scuola e in particolare quella pubblica. E per stare al passo coi tempi, anche la scuola pubblica sta cercando, seppur lentamente e con qualche difficolta?, in particolare in Italia e quindi anche a San Marino, a cambiare pelle. Un’altra cosa risaputa e? che nel settore scolastico, sia in quello educativo che formativo, i Paesi scandinavi sono sicuramente all’avanguardia.

Ad esempio, infatti, quando San Marino istitui? l’Istituto per la sicurezza sociale nel 1955 si ispiro? proprio ai modelli scandinavi in auge in quel momento.

Ora, a distanza di 60 anni, il Titano guarda di nuovo ai Paesi scandinavi e in particolare al modello scolastico finlandese che, ancora una volta, si rinnova e fa scuola in tutta Europa.

Dalla segreteria di Stato all’Istruzione, infatti, fanno sapere di essere in una fase di studio: “Guardiamo con interesse ai diversi modelli educativi e formativi che si stanno organizzando nel mondo, tra questi, quelli dei Paesi scandivi sono senz’altro un riferimento importante, e rappresenta uno dei modelli ai quali ispirarsi. In realta? – spiega il segretario particolari Antonio Kaulard – il motivo di un’eventuale riforma del modello scolastico e? legato al progetto di costruzione del nuovo centro studi che nascera? a Fonte dell’Ovo”, ricordiamo che e? uno dei progetti su cui questo Governo conta in particolar modo di realizzare entro pochi anni.

Giuseppe Maria Morganti“E? un’occasione importante – prosegue Kaulard – per ragionare su come intervenire sia a livello strutturale che dei contenuti, provando a coniugare la forma della nuova struttura scolastica con nuovi contenuti educativi e formatici ispirati, appunto, ai modelli scolastici scandinavi, ripensando agli spazi delle aule e ai laboratori, costruendo una struttura scolastica con una certa idea di come fare formazione”.

Prima di adottare uno specifico modello scolastico per San Marino, aggiunge Kaulard, “ovviamente ci dobbiamo confrontare non solo con i nostri alleati di Governo, ma con tutta la realta? sociale della Repubblica, perche? la scuola e? la base del nostro futuro e quindi non si puo? decidere in maniera unilaterale ma condivisa”. Sulla questione, una prima battuta l’ha data anche Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato Istruzione e Cultura: “Stiamo lavorando nella direzione di rendere meno assillanti i programmi settoriali delle sin- gole materie”. Mentre per quanto riguarda il modello finlandese, Morganti pare essere abbastanza chiaro: “Certo che condivido il progetto finlandese”.

Ma in che cosa consiste questo modello scolastico finlandese?

Brevemente possiamo dire che la Finlandia ha scelto un’educazione a 360 gradi, multitasking e per grandi temi. Basta etichette, la Finlandia sta abbandonando il concetto di insegnamento settoriale e schematico per lanciarsi in un’educazione a 360 gradi, multitasking e multitematica. Nozioni da apprendere per ”grandi temi”, per argomenti e non piu? per materie. Un metodo che si prefigge lo scopo di “aumentare” le potenzialita? dei ragazzi, rendendo il loro apprendimento meno a compartimenti stagni e piu? trasversale possibile.

Un metodo in cui, come ha scritto il Corriere della Sera, “non si impara la matematica per risolvere problemi, ma si incontrano problemi (di varia natura) che ci inducono a imparare la matematica”. Guardare le cose da un altro punto di vista, dunque, mantenendo in tutte le cose un aspetto ludico, con meno lezioni frontali e piu? interazione con l’alunno, aspetti che rendono l’insegnamento piu? piacevole.

San Marino sara? in grado e abbastanza coraggiosa di adottare un simile modello educativo?