C’è un problema urgente che riguarda la scuola. Se ne è parlato ieri nella cornice della commissione uno nella quale si è discusso degli interventi messi in atto dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Covid-19 per la salvaguardia del diritto all’istruzione nonché degli indirizzi e delle proposte per affrontare l’ultimo periodo dell’anno scolastico in corso e l’avvio del nuovo riguardo ad ogni ordine di scuole ivi compresa l’Università. Le forze di maggioranza hanno così presentato un odg “nell’ottica di predisporre gli strumenti per garantire alle famiglie l’assistenza necessaria, progettare nuovi scenari educativi anche per il periodo estivo sulla base delle esigenze lavorative dei genitori, anche con collaborazioni pubblico/privato, favorire la sperimentazione di nuovi modelli pedagogici che ci porteranno in maniera graduale alla riapertura della scuola”. Pubblichiamo di seguito una parte dell’intervento del consigliere della Dc Mariella Mularoni che dà la misura di come la politica sammarinese stia immaginando già per settembre una scuola completamente diversa da quella che conoscevamo. “E’ necessario ipotizzare che la Fase 2 per le scuole sia programmata in maniera dettagliata perchè sappiamo che non sarà un rientro “normale”, almeno fino a quando non ci saranno il vaccino, o le cure, per il virus; si dovrà continuare ancora con la nuova modalità a distanza, alla luce del rischio che il contagio epidemico possa riprendere nuovamente con le concentrazioni di studenti. La digitalizzazione delle attività didattiche sarà la parola chiave che ci consentirà di affrontare con più sicurezza l’inizio del prossimo anno scolastico. A volte dai momenti di maggior crisi nascono anche le grandi opportunità, e dobbiamo fare tesoro di queste potenzialità informatiche, per preparare al meglio l’inizio del prossimo anno scolastico. Stante infatti le perduranti necessità del distanziamento sociale, la didattica a distanza o una sua versione mista, in presenza, continuerà a giocare un ruolo importante anche per il prossimo anno scolastico. Il mio auspicio che si possa riprendere appena possibile anche la forma tradizionale in presenza, anche in forma ridotta, fondamentale per la trasmissione dei saperi, perché l’esperienza di questi mesi ci ha insegnato che la didattica da remoto per ottenere un buon livello di interazione con gli studenti, mantenendo viva l’attenzione, ha necessità di un affinamento delle tecniche didattiche, obiettivo senz’altro più difficile senza il contatto diretto e la capacità empatica e gestuale dell’aula. A questo proposito, l’alfabetizzazione dei docenti giocherà un ruolo fondamentale per migliorare l’efficacia della didattica e mi auguro che si organizzeranno corsi di formazione per la digitalizzazione.
Ci aspettano nuove ed importanti sfide con l’apertura del prossimo anno scolastico e ci vedrà tutti coinvolti, impegnati a governare un nuovo scenario destinato tuttavia a durare nel tempo. Valutiamo positivamente e percorribili alcuni scenari che il Segretario alla Pubblica Istruzione ha presentato nelle Linee Guida, in particolare per l’organizzazione degli esami in presenza nei vari ordini di scuola che sarà il primo obiettivo; ma sono altrettanto importanti anche le misure a sostegno dei genitori che lavorano attraverso l’organizzazione di attività destinate ai più piccoli durante l’estate, o interventi finanziari, congedi parentali, bonus baby sitter, un aiuto concreto alle famiglie con figli, a tutti coloro che non possono permettersi di rimanere a casa e prendersi cura personalmente dei figli. Queste sono problematiche reali, soprattutto per chi ha figli in età compresa tra i 4/12 anni a cui siamo tenuti dare risposte e rassicurazioni”.
Repubblica Sm