San Marino. Scuola: si riapre su “base volontaria”?

“La scuola – lo ha scritto magistralmente Gramellini – serve a spingere i ragazzi ad ammirare un tramonto e non solo una vetrina”. E’ folle pensare che serva unicamente a intrattenere i ragazzi mentre i loro genitori sono al lavoro. Ed è una vera infamia che la vicina Italia non stia facendo niente per invertire la rotta continuando a tenere i ragazzi lontani dai banchi. Così la montagna di promesse ha partorito un imbarazzante topolino. A che punto è San Marino? C’è attesa per la seduta della commissione uno che si riunirà giovedì e dove il segretario all’Istruzione Andrea Belluzzi farà una relazione a seguito dell’ordine del giorno che lo impegnava a studiare un piano di fattibilità per un eventuale rientro a scuola. Per le scuole medie e le superiori è già certo che vi sarà un esame in presenza dal 12 giugno, esami che non prevederanno prove scritte ma soltanto prove orali. A giorni uscirà un decreto che regolamenta le nuove modalità degli esami. Quanto alla scuola per l’infanzia e le elementari, è probabile venga presentato un piano che potrebbe prevedere un rientro a scuola su base volontaria fino al 30 giugno. Allo studio anche le modalità di riapertura dei centri estivi per i mesi di luglio e agosto. A ben vedere non è certo nell’interesse degli studenti che le scuole rimangano chiuse. Ci avviciniamo a grandi passi verso le vacanze estive e mai come in questo periodo dovremmo essere in grado di riflettere e magari ripensare a quanto possa essere nocivo per uno studente rimanere così a lungo senza scuola. Tornano di forte attualità le parole di ‘lettera a una professoressa’ della scuola di Barbiana: “Specialmente le vacanze estive hanno l’aria di coincidere con precisi interessi. I figlioli dei ricchi vanno all’estero e imparano più che d’inverno, i poveri il primo ottobre hanno dimenticato anche quel poco che sapevano a giugno”.

Repubblica Sm