San Marino. Scuole nei Castelli, il Comitato lancia l’allarme: “Servono scelte politiche, non rassegnazione”

Il Comitato “Scuole vive nei Castelli” prende posizione con fermezza: il calo demografico non può diventare un alibi per smantellare, silenziosamente, la presenza dello Stato nei territori.

In una nota diffusa oggi, il Comitato – che si definisce apartitico e apolitico – esprime forte preoccupazione per come, nel dibattito pubblico, la questione della denatalità viene affrontata solo in termini numerici, senza una visione d’insieme né un progetto di rilancio.

“Registrare i numeri non basta – si legge nel comunicato –. Limitarsi a prenderne atto significa accettare un declino sociale e territoriale che non è inevitabile. Servono politiche familiari efficaci, incentivi per chi sceglie di vivere nei Castelli, investimenti in scuole e servizi educativi di prossimità”.

Per il Comitato, ogni scuola che chiude rappresenta una sconfitta collettiva, perché intacca il tessuto sociale e impoverisce le comunità. Da qui l’impegno non solo a difendere, ma a proporre: “Non siamo contro qualcuno, siamo a favore di qualcosa – sottolineano –. Vogliamo contribuire attivamente, portare soluzioni, dare voce a chi crede ancora in una San Marino coesa e inclusiva”.

Proprio per questo il Comitato sta costituendo un coordinamento stabile, pronto a elaborare proposte concrete e a dialogare con le istituzioni. Con un appello chiaro: “Torniamo a fare politica nel senso più autentico, governando i cambiamenti invece di subirli. Una scuola che chiude è sempre una scelta, anche quando viene presentata come inevitabile. Noi, invece, scegliamo di restare, partecipare, costruire”.