San Marino. Sds Amati: “Quasi certa la proroga di Expo. Prevista riduzione del budget di 300mila euro destinati alla Sanità”

Chi sta in trincea e chi invece resta a casa per fare in modo che lo sforzo immane di proteggere la salute di coloro che altrimenti sarebbero destinati a non farcela non sia vano. La tutela della salute pubblica è la priorità delle priorità, poi c’è anche un sistema economico da tenere in piedi. Così ieri il Congresso ha riflettuto di nuovo su come rendere ancora più efficaci le misure prese. “30 sanzioni sono troppe – ha riflettuto il segretario al turismo Federico Pedini Amati. Non sono provvedimenti che vengono presi a cuor leggero, soprattutto non sono contro la cittadinanza. Stiamo al contrario lavorando per proteggere coloro che stanno correndo rischi gravissimi”.

Segretario, questo momento difficile rischia di rimettere tutto in gioco e che appuntamenti molto molto importanti vengano prorogati o addirittura saltino. Qual è il futuro dell’Expo?
“Il 19 è prevista una videoconferenza del bureau international per l’expo che vedrà la presenza dei commissari dei 30 principali paesi che vi parteciperanno. E’ in quella cornice che verrà deciso il da farsi. L’Italia spinge per rimandarlo, il problema è che mentre a Dubai i lavori stanno continuando i vari Paesi non riescono a rispettare le tempistiche per la costruzione del rispettivo padiglione”.

Anche la costruzione del padiglione di San Marino sta registrando ritardi?
“Per San Marino la situazione è diversa perché siamo rientrati grazie all’Università in un progetto speciale degli Emirati che aveva concesso la costruzione a spese loro, il budget che avevamo destinato riguardava infatti tutte le altre risorse necessarie a costruire l’architettura dell’evento”.

Quanta parte di quel budget verrà destinato all’emergenza?
“Per il momento abbiamo stabilito di ridurre il budget di 300mila euro che verranno destinati alla sanità”.

Le imprese che operano nel campo del turismo rischiano di rimanere schiacciate dal protrarsi di questa crisi, sono previsti aiuti?
“E’ chiaro che dovranno essere messi in campo dei provvedimenti a sostegno di chi opera nel settore del turismo. Il problema è che non disponiamo delle risorse sulle quali ha potuto per esempio contare l’Italia. Dunque l’orientamento è quello di intervenire con sgravi fiscali, con lo spostamento in avanti dell’igr, il tema è che se lo Stato non incassa nulla difficilmente riesce a trovare le risorse per sostenere l’economia”.

Saranno prese misure ancora più restrittive?
“Stiamo facendo delle valutazioni, l’unico modo per arrestare il contagio è che le persone restino a casa. In Congresso ci stiamo confrontando sul rispetto delle misure prese e sull’eventualità di un maggiore restringimento, sicuramente aumenteranno i controlli e in caso di violazione del provvedimento si procederà con la denuncia e le sanzioni. A nulla serve che qualcuno provi ad alzare i toni, siamo tutti chiamati a fare squadra, solo così daremo la possibilità a tutti noi di ripartire”.

Repubblica Sm