SAN MARINO. SdS Cultura: 1821 – 2021 – MELCHIORRE DELFICO E L’OMEOPATIA. Ha origini anche sammarinesi la scuola italiana di omeopatia

Il 27 novembre un convegno celebrerà il ruolo del filosofo che visse sul Titano.

San Marino, 19 novembre 2021 – Nel bicentenario della diffusione dell’omeopatia in Italia, sarà un convegno specifico a evidenziare il ruolo di Melchiorre Delfico, il filosofo ed economista teramano che trascorse parte della sua vita nella Repubblica di San Marino e a cui la Repubblica dedicò un monumento nel 1935.

Proprio a Delfico, autorevole membro dell’organo di vertice dell’Accademia delle Scienze di Napoli, si deve infatti – come ammette in uno dei suoi scritti contenuti in un ancora inedito fondo archivistico – il decisivo atto d’impulso per la traduzione in italiano, demandata al socio Alberto De Schoemberg, delle opere di Hahnemann donate nel 1821 dal barone generale von Köller al prestigioso sodalizio.

Divenuto, com’egli scrive, «Annemaniano di cuore», tanto da affidare il nipote Orazio Delfico alle cure omeopatiche, l’illuminista abruzzese sarà autorevole riferimento per il corregionale Francesco Romani, considerato il caposcuola dell’Omeopatia a Napoli, e per una nutrita serie di talentuosi medici votatisi al nuovo metodo terapeutico, tra i quali l’umbro Francesco Talianini e il toscano Vincenzo Belluomini, tra i primi a praticare l’omeopatia in Gran Bretagna.

Fra loro anche il medico Plauto Dal Monte che operava nella Repubblica di San Marino e di cui si conservano le lettere.

Nel nome di Delfico, considerato un antesignano e un fondamentale sostenitore dell’omeopatia, si terrà a San Marino il 27 novembre, alle ore 15 al Teatro Titano, un convegno che non intende discutere sulla terapia, ma ricordare un evento storico che ha avuto rilevanza mondiale.

Nell’occasione sarà presentato anche il francobollo che l’Ufficio Filatelico e Numismatico ha dedicato al bicentenario.