Le ferite più gravi la passata legislatura le ha inferte al sistema finanziario. E come più volte abbiamo scritto non si è trattato di beghe da cortile o di calpestare l’affare di qualcuno ma di veri atti di vandalismo nel giardino globale del sistema finanziario. Il Paese ne è uscito con le ossa frantumate ed è urgente rimetterlo in piedi. Ne abbiamo parlato con il neosegretario alle Finanze Marco Gatti:
Segretario, con quale squadra affronterà questa importante sfida?
“Per il momento ho nominato il direttore di dipartimento che sarà Ida Valli, persona molto competente che ha già ricoperto ruoli di rilievo come, qualche anno fa, quello di direttore dell’ufficio tributario. Il segretario particolare sarà invece Laura Zanotti, un avvocato che lavora in Bcsm”.
C’è attesa per le scelte che verranno prese su Carisp dove, tra le altre cose, parrebbe incerto anche il destino della storica agenzia di città. Può dirci se ha già incontrato i suoi vertici?
“Ci sono state delle richieste di incontro ma l’intenzione è quella di procedere prima con la nomina del Comitato per il Credito e il Risparmio che avverrà domani mattina (oggi per chi legge, ndr) nella cornice del Congresso di Stato. E’ proprio come Ccr che intendo organizzare l’incontro con Carisp”.
L’argomento priorità lo abbiamo affrontato più e più volte, quali sono le priorità delle priorità?
“Al momento ci stiamo preparando ad accogliere la delegazione del Fmi, ci stiamo organizzando per rispondere a tutti i temi che verranno sollevati, ancora non sappiamo nel dettaglio su cosa sarà incentrata la visita, è chiaro che la concentrazione su bilancio e riforme resterà forte”.
Si è parlato a lungo anche di liquidità e debito estero, a tal proposito quali saranno le azioni?
“Siamo in un ambito, quello della liquidità, che ha bisogno di essere seguito con attenzione. Come è peraltro scritto nel programma, sarà importante non accrescere l’indebitamento interno e andare verso la trasformazione di una parte di quel debito in debito estero suddiviso tra vari prestatori con condizioni di mercato più favorevoli rispetto a quelle attuali. Si tratterà di attivare dei contatti che non sono stati ancora attivati nel rispetto del principio della condivisione. Così il coinvolgimento del Consiglio Grande e Generale e della Commissione Finanze che ne è l’emanazione, sarà massimo. Appena insediata la commissione formulerò immediatamente la richiesta di ragionare e sondare su una possibile strategia che migliorerebbe la liquidità interna, compresa quella di Bcsm che è tra i nostri principali prestatori di liquidità”.
A proposito di liquidità, la vendita del titolo Demeter getta alle spalle un grosso incubo vissuto dai sammarinesi.
“Siamo usciti da una zona di rischio importante. Non va tuttavia dimenticato che la conta dei danni avrebbe potuto rivelarsi ben maggiore. E qui la responsabilità del precedente governo si è mostrata nel momento in cui anziché reagire di fronte a una palese violazione dei limiti di rischio che non deve superare una banca centrale, esso è invece intervenuto come governo e come Ccr giustificando e minimizzando questo tipo di intervento fuori dalle regole. L’ex opposizione aveva detto di fare attenzione prima che il tutto avvenisse, abbiamo tentato di aprire gli occhi al governo su banca Cis, si sono invece avallate una serie di situazioni, non sappiamo se ‘soltanto’ per incapacità. Va ricordato che poco tempo prima di tale operazione l’opposizione aveva evidenziato che la moglie di un membro della vigilanza di Bcsm, Siotto, era la top manager della società di Confuorti, la risposta della ex maggioranza era stata ‘cosa volete che sia’? Si è minimizzata anche la cena a Rimini tra lo stesso Confuorti e gli allora vertici di Bcsm Savorelli e Grais. Qui evidentemente non siamo più nel solco del rispetto dell’autonomia, con quell’operazione Bcsm ha pagato i debiti di un privato. Quando nella legislatura ancora precedente noi eravamo al governo e le risposte non arrivavano il rapporto si è incrinato al punto che anziché rispondere alle nostre legittime richieste, gli allora vertici di Bcsm si erano rivolti al Tribunale dicendo che stavano subendo delle pressioni. Le pressioni erano rappresentate dal fatto che volevamo delle risposte chiare perché qualcosa a nostro avviso non quadrava. L’atteggiamento del governo che si è insediato dopo è stato diametralmente opposto”.
Cosa c’è nell’agenda della sua segreteria dopo la visita del Fmi?
“Uno degli argomenti da affrontare con urgenza è la determinazione in via definitiva della mission di Banca nazionale sammarinese. In generale su tutte le partite finanziarie che sono aperte c’è l’intenzione di creare un punto zero, fare delle scelte in modo di poter lavorare in avanti senza più guardare al passato. Tra questi passaggi c’è una doverosa risposta ai titolari delle ex obbligazioni Asset e ai risparmiatori Smi che verrà portata all’interno dell’assestamento di bilancio di aprile”.
Ieri in Consiglio Grande e Generale Libera ha senza ritegno chiesto al governo come farà a far fronte alla scadenza del prestito di Bcsm di 55 milioni suscitando nel nuovo segretario la seguente risposta: “ci lasciate in eredità questo problema al quale non soltanto non proponete una soluzione ma chiedete immediatamente conto a noi di come intendiamo risolverlo. Stiamo lavorando”
Olga Mattioli (Repubblica Sm)