Purtroppo così come questo governo non è dotato di super poteri in grado di trasformare magicamente la condizione in cui versa il Paese, allo stesso modo non cambiano i connotati di un partito soltanto perché gli elettori lo hanno spedito all’opposizione. Parliamo di Repubblica Futura che ha fatto una serie di accuse, purtroppo non ben circostanziate che a dire della maggioranza sarebbero però il prodotto di manovre politiche prive di sostanza. Ne abbiamo chiesto conto al segretario alle Finanze Marco Gatti, tirato in ballo proprio da Rf.
Segretario, Repubblica Futura in un comunicato stampa ha seminato il dubbio che nulla è cambiato e che il governo farebbe ‘affari’ con gli stessi che aveva combattuto quando era opposizione. Si parla di immobili da decine di milioni di euro che starebbero per rientrare nelle disponibilità di ex dirigenti di una banca al centro di controversie giudiziarie. Cosa può dire lei?
“Non so a quali accordi si faccia riferimento, se la ex maggioranza, oggi opposizione, ha preso degli accordi per vendere questi immobili, dica quali sono i termini. Questo Governo non ha preso accordi con nessuno, né abbiamo trovato traccia al momento di accordi con ex dirigenti di una banca al centro di controversie giudiziarie. Evidentemente Rf è a conoscenza di fatti che noi non conosciamo, di qui il forte appello affinché ci rappresentino nella massima chiarezza le cose alle quali fanno riferimento”.
Ampliando il raggio, si parla sempre di liquidità, siamo alla canna del gas?
“Io non la metterei così, la situazione che abbiamo trovato era difficilissima, specie dal punto di vista dell’indebitamento e della liquidità. Il covid-19 non ha migliorato questa situazione ma noi abbiamo il compito di definire i margini per rilanciare l’economia e ripartire. Per far fronte al problema della liquidità ho depositato venerdì un pdl per il bilancio di assestamento che verrà portato in prima lettura al prossimo Consiglio. Si tratta di un assestamento con pochi punti funzionale soprattutto a reperire liquidità sul mercato mediante l’emissione di titoli obbligazionari, i cosiddetti bond. Tra la prima e seconda lettura, previo confronto con partiti, associazioni e parti sociali si consoliderà un testo il più ampiamente condiviso.”
E’ stato fatto un attacco anche per la situazione di Bns, che ad oggi costerebbe alle casse dello Stato parecchi soldi. A che punto siamo?
“Rf sa benissimo che ci sono dei passaggi necessari, che abbiamo obblighi di legge per condividere il progetto di mission. Abbiamo iniziato il confronto e stiamo definendo i testi di legge; testi che non erano preconfezionati. È inutile che vi sia una parte politica di opposizione che viene agli incontri e che dunque pur conoscendo lo stato dell’arte delle varie questioni, faccia finta di non sapere proprio nulla”.
Carisp è da tempo sotto i riflettori, c’è una nuova perdita di 29,5 milioni di euro, come interverrà il governo?
“Preferisco mettere in campo delle azioni concrete e poi parlarne anziché fare solo degli annunci. Come avevamo detto fin dall’inizio, è necessario riflettere su di un bilancio concreto, approvato da parte di chi conosce la situazione della banca perché l’ha governata. E’ ovvio che a fronte di questo risultato occorra mettere in campo delle strategie soprattutto in termini di sviluppo del mercato. Tra l’altro questo governo ha anche l’obbligo di legge di riequilibrare la rappresentanza in CdA sulla base della rappresentatività elettorale”.
Olga Mattioli
Repubblica Sm