Il 13 ottobre la Segreteria di Stato per la Giustizia, congiuntamente alla Segreteria di Stato per la Cultura, alla Segreteria di Stato per gli Affari Interni e alla Segreteria di Stato per l’Industria l’Artigianato e il Commercio, ha ospitato nella Repubblica di San Marino la rassegna “Libri Liberi – i grandi classici raccontati nelle carceri”, organizzata dalla Fondazione De Sanctis in collaborazione con il Ministero della Giustizia Italiano. L’appuntamento fa parte della rassegna nazionale che porta la letteratura all’interno degli istituti penitenziari, promuovendo la lettura come occasione di crescita personale oltre che di reinserimento sociale.
Questa iniziativa nasce con una finalità ben precisa, si propone di portare i capolavori della letteratura all’interno delle carceri, offrendo ai detenuti la possibilità di esplorare e vivere mondi letterari alternativi, riflettere sulla profondità della condizione umana e promuovere l’inclusione sociale e la sensibilizzazione sulle sfide e le opportunità di reintegrazione.
La Fondazione De Sanctis è nata nel 2007 ed è impegnata nel sostegno e nella diffusione della cultura, tra le attività più importanti intraprese dalla stessa, il Premio De Sanctis, istituito nel 2009, che si è poi ampliato oltre la sfera letteraria includendo campi quali salute, scienze economiche e diritti umani.
L’evento “Libri-Liberi” si è articolato in due momenti principali: una prima parte al Carcere dei Cappuccini, presente una delegazione istituzionale guidata dal Segretario di Stato per la Giustizia Stefano Canti alla presenza del Presidente della Fondazione De Sanctis Francesco De Sanctis, una seconda al Teatro Titano, presenti gli Eccellentissimi Capitani Reggenti Matteo Rossi e Lorenzo Bugli, dove lo scrittore Carlo Lucarelli ha dialogato con 180 studenti delle scuole superiori sammarinesi, proponendo loro la lettura di brani tratti dal libro “Il silenzio del mare” di Vercors, romanzo simbolo della Resistenza francese, speciale occasione di riflessione su libertà, dignità e memoria civile.
In concomitanza all’ospitalità tributata dalla Repubblica di San Marino a questa importante iniziativa, il Congresso di Stato, nella seduta del 7 ottobre, ha approvato l’istituzione del Premio De Sanctis “San Marino”, una nuova categoria del riconoscimento internazionale nato nel 2009. Il premio sarà destinato a personalità, opere o istituzioni che si distinguono nella promozione della cultura, della giustizia, dei diritti umani e dei principi democratici, riaffermando la storica vocazione della Repubblica di San Marino ai valori della libertà e del diritto.
Con questa duplice iniziativa, San Marino consolida la collaborazione con la Fondazione De Sanctis e rafforza il proprio ruolo di promotore culturale nel panorama europeo, unendo idealmente la parola scritta al valore universale della libertà.
Dichiarazioni istituzionali:
Stefano Canti – Segretario di Stato per la Giustizia:
“Portare lo strumento della letteratura all’interno delle carceri vuol dire creare un ponte che unisce la realtà carceraria alla nostra; Libri Liberi nasce infatti dall’intuizione che il valore della legalità non si insegna solo nelle aule dei tribunali o nelle scuole, ma può diffondersi anche dentro le mura di una struttura carceraria. È importante comprendere che le carceri sono certamente luoghi di pena, ma devono anche essere luoghi che favoriscono il reinserimento nella società, altrimenti la pena non svolge più la sua funzione rieducativa ma è limitata a semplice strumento che allontana ancor di più il reo dalla realtà collettiva”.
Teodoro Lonfernini – Segretario per l’Istruzione e la Cultura
“Il progetto Libri Liberi rappresenta un’occasione straordinaria di riflessione e di crescita, soprattutto per voi, giovani studenti. Leggere ci fa volare oltre i confini dello spazio e del tempo, ci fa conoscere mondi e persone diverse, ci rende liberi. La libertà che la letteratura è capace di donare assume una forza nuova proprio dove la libertà manca: un libro può diventare una finestra, una voce, un modo per tornare a sentirsi vivi. Perché c’è vita dopo la pena, ma c’è anche vita nella pena, e questa consapevolezza non deve mai essere smarrita. Ogni volta che aprite un libro, state esercitando un gesto di libertà: la lettura, come la cultura, è la forma più alta di resistenza contro l’indifferenza e l’ignoranza.”
Andrea Belluzzi – Segretario di Stato per gli Affari Interni:
“Porto il saluto della Segreteria Interni a questa lodevole iniziativa, che lega cultura e detenzione, due parole all’apparenza opposte ma che devono imparare a dialogare. Il titolo della Rassegna Libri Liberi è meraviglioso, la libertà che sopravvive quando il corpo è costretto, apre preziosi spiragli di coscienza, indica la possibilità di ricominciare un nuovo percorso. Il carcere non è solo un luogo di pena, deve essere anche foriero a una riflessione profonda, che si pone al centro della funzione rieducativa della pena”.
Rossano Fabbri – Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e Il Commercio:
“Questa Rassegna si inserisce in un contesto di promozione della cultura come strumento di riscatto e occasione di recupero della dignità personale. La lettura non è solo un passatempo: è un metodo di ascolto, di costruzione di significato, e di riflessione sulle scelte di vita. La profondità e bellezza del messaggio dei libri diventa occasione di dialogo, memoria e rinascita, stimola il pensiero critico, offrendo occasione preziosa per ripensare il proprio ruolo all’interno della comunità. Cultura è un concetto che ben si lega a impresa ed economia, contribuisce a formare cittadini sensibili e attenti,l’istituzione del Premio De Sanctis “San Marino” voluto dal Congresso di Stato consolida un’alleanza tra cultura, giustizia, impresa e società”.
Comunicato stampa – Segreteria di Stato per la Giustizia