Nella Giornata Internazionale dell’Educazione, il Segretario di Stato all’istruzione mette l’accento sulla necessità di coniugare il concetto di istruzione con quello più ampio di educazione.
In occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione, che dal 2018 si celebra in tutto il mondo il 24 gennaio, ci viene offerta l’opportunità di riflettere su uno dei diritti più importanti per i nostri ragazzi: la garanzia di un’istruzione di qualità, strumento essenziale per abbattere le disuguaglianze, rafforzare i diritti umani e costruire società più giuste.
Se l’istruzione ha lo straordinario potere di fornire un’educazione intellettuale, e quindi gli strumenti idonei per orientarsi, comprendere e affrontare le vita, il più ampio concetto di educazione resta fondamentale per lo sviluppo di tutti gli aspetti della personalità umana.
È una delle grandi sfide che il mondo della scuola si trova a dover affrontare in questi anni, segnati da un preoccupante andamento demografico, grandi cambiamenti sociali e tensioni di carattere internazionale che rischiano di porre serie ipoteche sul futuro di noi tutti.
“Mentre ci interroghiamo sulle seppur importanti questioni che riguardano l’avvento delle tecnologie più avanzate, l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale, gli strumenti per perseguire il benessere e sviluppare un’autonomia di pensiero – afferma il Segretario di Stato all’Istruzione, Teodoro Lonfernini – non possiamo perdere di vista la necessità di riscoprire un sistema educativo che si appoggi proprio su tre soggetti fondamentali e interconnessi: Scuola, Stato e Famiglia”
La società è oggi alle prese con un serio bisogno educativo, che deve vedere coinvolta certamente la scuola ma in una rete sociale ben precisa e presente, nella consapevolezza che tutti siamo responsabili dell’educazione delle persone che ci vivono accanto, con le parole, con gli atti e gli atteggiamenti, anche se non sempre ne prendiamo coscienza.
Accanto quindi alla riorganizzazione dei plessi, l’aggiornamento dei metodi di reclutamento dei docenti, il miglioramento dei servizi alle Famiglie, l’uso consapevole degli strumenti tecnologici ed informatici, la prevenzione al cyberbullismo e al disagio più in generale, sui quali già si muove l’impegno della Segreteria di Stato, si deve ricercare un adeguato riassetto del sistema scolastico, che sappia favorire le relazioni fra studenti e insegnanti ma anche fra la scuola e la famiglia, nella massima attenzione da parte dello Stato.
“Per questo – conclude il Segretario Lonfernini – occorrono linee guida rinnovate, fondate sulle priorità dell’Istruzione e dell’educazione: scuole ben gestite e ben attrezzate, insegnanti adeguatamente formati e motivati, famiglie consapevoli e partecipative, politiche pubbliche adeguate a promuovere l’educazione e lo sviluppo umano”.