San Marino, 3 settembre 2025 – In riferimento alle recenti prese di posizione del partito Repubblica Futura, si ritiene opportuno chiarire alcuni aspetti fondamentali, ribadendo la mia ferma volontà di un dialogo costruttivo e una visione condivisa sul futuro del sistema educativo della Repubblica.
La convocazione del collegio docenti unitario è tutt’altro che un atto arbitrario o un “capriccio” come impropriamente definito. Esso si inserisce piuttosto nel solco della massima trasparenza e rappresenta uno strumento essenziale per un confronto diretto e capillare con l’intera comunità educante. Non si tratta di un’iniziativa “provocatoria”, ma di un metodo di lavoro che mira a superare le dinamiche dei tavoli ristretti, per abbracciare un dialogo più ampio e inclusivo, capace di recepire la ricchezza di contributi e punti di vista da ogni ordine scolastico.
Ho costantemente manifestato la mia disponibilità al confronto, non solo con le forze politiche, ma in particolar modo con i docenti, cuore pulsante del sistema scolastico. Un impegno che non si esaurisce in una singola riunione, ma si concretizza in una visione di lungo periodo, volta a costruire un sistema educativo solido, innovativo e al passo con i tempi.
In tal senso, è opportuno ribadire che la responsabilità di guidare il settore educativo spetta al Segretario, il quale è chiamato a prendere decisioni ponderate e lungimiranti, ascoltando tutte le parti in causa ma agendo nell’interesse generale della comunità. Le recenti dichiarazioni di Repubblica Futura, che auspicano un “serio confronto”, non possono che trovare riscontro nella quotidiana attività di questo Dipartimento, sempre aperto a valutare proposte costruttive che superino la polemica fine a sé stessa.
La scuola è il cantiere del nostro futuro. Non possiamo permetterci di limitare il confronto a poche voci, per quanto autorevoli. Il mio impegno è garantire che ogni docente, ogni operatore scolastico, abbia la possibilità di esprimere il proprio pensiero e contribuire attivamente alla definizione delle politiche educative. La convocazione plenaria è una dimostrazione concreta di questa volontà, un’iniziativa che mira a gettare le basi per un percorso condiviso, fondato sulla fiducia reciproca e sul rispetto dei ruoli. Confido che ogni forza politica e ogni attore del mondo scolastico sappia cogliere tale opportunità, trasformando il dialogo in azioni concrete per il bene dei nostri studenti e, per estensione, del nostro Paese.
Teodoro Lonfernini, Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura