San Marino. SdS Lavoro. Il futuro dell’Acqua è ancora nelle tue mani: presentata la campagna di sensibilizzazione contro lo spreco idrico

San Marino, 7 luglio 2025 – La Repubblica di San Marino, in un contesto globale segnato da crescenti sfide climatiche e dalla pressante necessità di tutelare le risorse idriche, avvia un’iniziativa di prevenzione fondata sulla consapevolezza civica. L’acqua, risorsa insostituibile, esige una gestione oculata e responsabile da parte di ogni cittadino.

A tal fine, si è tenuto un incontro proficuo e strategico tra la Segreteria di Stato per il Lavoro, la Programmazione Economica, i Rapporti con A.A.S.S., la Transizione Ecologica e l’Innovazione Tecnologica, i vertici A.A.S.S., i corpi di Polizia Civile e Guardia di Rocca, e le Associazioni dei Consumatori. L’obiettivo primario è stato definire una strategia unitaria per promuovere una cultura del rispetto idrico, delineando al contempo progetti futuri volti a rafforzare l’autonomia idrica del Paese. La sinergia con le associazioni dei consumatori si rivela fondamentale per veicolare il messaggio di sensibilizzazione e incentivare comportamenti virtuosi, radicando una responsabilità collettiva.

L’attenzione si focalizza sull’adozione di gesti semplici, ma dal grande impatto, capaci di generare un significativo risparmio e di preservare la risorsa. Presentata dunque una campagna di sensibilizzazione ad hoc messa in campo in collaborazione con l’agenzia di comunicazione “Bear Communication” e il concept ideato da Gabriele Geminiani, fondatore del “Green Festival”.

Fra le pratiche da promuovere attivamente, si annoverano:

-Il recupero dell’acqua fredda in attesa che divenga calda per utilizzi non potabili, come l’irrigazione delle piante o il lavaggio delle superfici esterne. Ogni goccia recuperata rappresenta un guadagno per la comunità.

-La minimizzazione dell’irrigazione di giardini e orti, prediligendo le ore serali o mattutine per ridurre l’evaporazione e valutando l’implementazione di sistemi a goccia o a micropioggia, notoriamente più efficienti.

-L’evitare l’impiego di acqua potabile per il lavaggio di automobili o aree esterne se non strettamente necessario, limitandone al massimo l’uso.

-La rinuncia al cambio frequente dell’acqua delle piscine private, poiché la priorità assoluta è riservata all’acqua per usi essenziali.

Tuttavia, in caso di emergenza e di conseguente ordinanza, le misure punitive delineate nel Decreto-Legge n.82 del 4 luglio 2007 verranno applicate per scoraggiare ogni forma di spreco. 

Per i “grandi consumatori ad uso domestico” o i “consumatori ad usi diversi” che eccedano nell’utilizzo dell’acqua, le conseguenze finanziarie sono immediate e crescenti. Alla prima violazione riscontrata nell’anno, la multa ammonta a 500,00 euro; la seconda infrazione porta a 1.000,00 euro, mentre ogni violazione successiva alla seconda comporterà una sanzione di 2.000,00 euro. L’accertamento e l’irrogazione di queste sanzioni sono di competenza del Comandante della Polizia Civile, della Gendarmeria o del Nucleo Uniformato della Guardia di Rocca, garantendo un controllo capillare sul territorio. 

Ancor più stringente è il quadro per i “consumatori ad usi diversi” che, nonostante una specifica diffida a ridurre i consumi, persistano nell’inosservanza. Per questi casi, le penali sono raddoppiate: la prima inosservanza comporta una multa di 1.000,00 euro, la seconda sale a 2.000,00 euro e ogni ulteriore violazione successiva alla seconda vedrà l’applicazione di una sanzione di 4.000,00 euro. L’accertamento di tali violazioni è demandato ai Servizi Tecnici dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici (AASS), che operano in sinergia con le forze dell’ordine per l’irrogazione delle relative sanzioni. 

il Decreto-Legge n.82 del 2007 non si limita a sanzioni immediate (che scatteranno in caso ordinanza). Per i grandi consumatori ad uso domestico, in periodo di emergenza idrica, è prevista una maggiorazione della tariffa per i consumi che superano i 30 metri cubi al mese, con un sovrapprezzo di 20,00 euro per ogni metro cubo in eccesso. Questo meccanismo tariffario aggiuntivo è supportato da “letture sistematiche dei contatori dell’acqua”, un controllo puntuale che permette di rilevare e addebitare gli utilizzi elevati, anche se non direttamente collegati a una violazione specifica dei divieti. Si tratta, quindi, di una forma di monitoraggio continuo che si traduce in un impatto economico diretto sul consumatore che eccede nelle soglie stabilite, rappresentando un ulteriore deterrente contro lo spreco.

Così Alessandro Bevitori, Segretario di Stato per il Lavoro, la Programmazione Economica, i Rapporti con AASS, la Transizione Ecologica e l’Innovazione Tecnologica, sottolinea: “La consapevolezza dell’importanza vitale dell’acqua è oggi più che mai un pilastro fondamentale della nostra politica ambientale e sociale. Le sanzioni per l’uso improprio non sono un fine, ma uno strumento per catalizzare un cambio culturale profondo. Vogliamo che ogni cittadino comprenda che la cura di questa risorsa non è solo una norma da rispettare, ma un investimento sulla stabilità del Paese.” 

Raoul Chiaruzzi, Direttore dell’AASS, ribadisce con forza: “L’acqua è vita, e la sua gestione oculata è una responsabilità che ricade su ciascuno di noi. Le temperature elevate ci impongono una riflessione profonda sul nostro consumo. Attraverso la cooperazione e l’adozione di comportamenti consapevoli, possiamo garantire la disponibilità di questa risorsa vitale per tutti, oggi e in futuro. Ogni goccia conta, e il futuro del nostro ambiente dipende dalle scelte che facciamo ora.” 

La prevenzione degli sprechi idrici è un imperativo categorico, un dovere collettivo. La consapevolezza che la negligenza comporta conseguenze concrete, non solo ambientali ma anche economiche, deve orientare le scelte quotidiane. Investire in buone pratiche significa investire nella sicurezza di tutti.

 

Segreteria di Stato per il Lavoro e i Rapporti con Aass

Segreteria di Stato per il Territorio

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