San Marino. Sds Mularoni: “Costruiamo un sistema sanitario dove nessuno venga lasciato indietro” (l’intervista di David Oddone)

Mariella Mularoni

La Repubblica di San Marino continua a distinguersi nel panorama internazionale per il suo sistema sanitario, che unisce universalità, gratuità ed equità. Dall’innovazione tecnologica alla prevenzione, dai diritti dei pazienti alla lotta contro le disuguaglianze, il Segretario di Stato per la Sanità, Mariella Mularoni, è protagonista di una stagione di importanti riforme e iniziative, volte a garantire un futuro sostenibile e inclusivo per la sanità del Monte.

 

Segretario Mularoni, è convinta che il sistema sanitario sammarinese rappresenti ancora una eccellenza?

“Il nostro sistema sanitario si fonda su un principio fondamentale: la salute è un diritto di tutti, non un privilegio. Tale approccio riflette i valori della nostra Repubblica, che ha sempre posto al centro la dignità della persona. Nel corso degli anni abbiamo consolidato un modello che garantisce accesso universale alle cure, indipendentemente dalla condizione economica o sociale dei cittadini. Ciò è possibile grazie a un’organizzazione efficiente, a una gestione attenta delle risorse e a una cultura che privilegia la solidarietà. Il nostro obiettivo è non solo mantenere questo standard, ma migliorarlo, anticipando le nuove sfide che il cambiamento demografico ed epidemiologico ci pone davanti”.

 

Alla recente Conferenza sull’Alfabetizzazione Sanitaria ha parlato dell’importanza della health literacy. Può spiegarci meglio questo concetto e il suo impatto?

“L’alfabetizzazione sanitaria, o health literacy, è la capacità delle persone di accedere, comprendere e utilizzare le informazioni sanitarie per prendere decisioni consapevoli. Si tratta di un tema cruciale in un’epoca caratterizzata dalla complessità delle informazioni e dalla diffusione della tecnologia. Troppo spesso diamo per scontato che tutti possano navigare con facilità tra piattaforme digitali o comprendere linguaggi tecnici, ma non è così. Il rischio di esclusione è alto, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione. A San Marino stiamo lavorando per rendere la comunicazione sanitaria più chiara, accessibile e inclusiva. Inoltre, promuoviamo percorsi di formazione e sensibilizzazione, affinché ogni cittadino possa sentirsi parte attiva del proprio percorso di cura”.

 

Recentemente è stata approvata la legge sul diritto all’oblio oncologico. Quali sono le sue implicazioni pratiche per i cittadini?

“La legge rappresenta un passo avanti straordinario per i diritti dei pazienti. Garantisce a coloro che hanno superato una malattia oncologica il diritto di non essere discriminati a causa della loro storia clinica, ad esempio nell’accesso al lavoro o ai servizi finanziari. È una conquista di civiltà che riconosce la persona oltre la malattia e rafforza il principio di uguaglianza. Il nostro impegno, però, non si ferma qui: vogliamo continuare a lavorare per abbattere altre barriere che ancora esistono, migliorando l’accesso alle cure e promuovendo una cultura basata sulla prevenzione e sul rispetto della dignità umana”.

 

La salute mentale giovanile è diventata una priorità a livello globale. Qual è la situazione a San Marino e quali strategie state adottando?

“La salute mentale dei giovani è un tema di grande rilevanza, soprattutto nel post-pandemia, che ha accentuato situazioni di disagio già esistenti. Anche a San Marino abbiamo registrato un aumento significativo di disturbi come ansia e depressione tra le nuove generazioni. Stiamo affrontando l’emergenza con un approccio integrato: potenziando i servizi di consulenza psicologica nelle scuole, migliorando l’accesso ai centri di salute mentale e formando gli insegnanti a riconoscere i segnali di disagio. Inoltre, stiamo lavorando per abbattere lo stigma che spesso accompagna questi disturbi, perché chiedere aiuto non deve mai essere visto come un segno di debolezza, ma di forza”.

 

L’integrazione dell’intelligenza artificiale in sanità è una frontiera interessante ma complessa. Quali sono le sue potenzialità per il sistema sanitario sammarinese?

“L’intelligenza artificiale può rivoluzionare molti aspetti della sanità, dalla diagnosi precoce alla personalizzazione delle terapie. A San Marino stiamo esplorando l’uso dell’IA in settori come la telemedicina e l’analisi predittiva, che possono migliorare significativamente l’efficienza e l’efficacia del nostro sistema. Tuttavia, l’adozione di tali tecnologie deve avvenire in modo etico e con un’attenzione costante alla privacy e alla sicurezza dei dati. Per noi è fondamentale che l’innovazione tecnologica non sostituisca mai il rapporto umano tra medico e paziente, ma lo rafforzi, mettendo sempre la persona al centro”.

 

San Marino sta invecchiando rapidamente. Quali misure state adottando per affrontare questa trasformazione demografica?

“L’invecchiamento della popolazione è una sfida, ma anche un’opportunità per ripensare i nostri servizi. Abbiamo recentemente potenziato l’assistenza domiciliare e stiamo sviluppando progetti innovativi come il cohousing, che consente agli anziani di vivere in comunità mantenendo la propria autonomia. Parallelamente, stiamo investendo nella formazione di personale specializzato e nel sostegno ai caregiver, figure spesso invisibili ma fondamentali per il benessere dei nostri anziani. L’obiettivo è garantire che ogni cittadino possa vivere la propria età avanzata con dignità e serenità”.

 

Guardando al futuro, quali sono le sue priorità come Segretario di Stato per la Sanità?

“Le mie priorità si articolano su più livelli. Innanzitutto, vogliamo ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso alle cure, rendendo il sistema sanitario più efficiente e attrattivo anche per nuove professionalità. In secondo luogo, continueremo a promuovere la prevenzione, che resta il pilastro fondamentale per garantire la salute pubblica. Infine, lavoreremo per rafforzare la collaborazione internazionale, sia con i Paesi vicini sia nell’ambito dell’Unione Europea, perché crediamo che il confronto e la condivisione di buone pratiche siano essenziali per affrontare le sfide globali della sanità”.

 

David Oddone

(La Serenissima)