Banca Centrale ‘entra’ in Consiglio grande e generale e non lo fa in punta di piedi. Il polverone sollevato dal licenziamento del funzionario Andrea Vivoli e l’Iss sono i temi al centro del dibattito in apertura dei lavori consiliari. Al centro della questione c’è un governo messo in discussione da più parti. Anche dal suo interno.
Parole di fuoco del segretario al Territorio, Antonella Mularoni.
«Non possiamo continuare a governare così – attacca – O si trova compattezza, e allora restiamo, oppure se non troviamo la quadra su nulla penso sia opportuno concludere la legislatura in tempi brevi. Invito maggioranza e governo a ritrovare l’unità e valutare se ci sono le condizioni per lavorare ancora un po’ di mesi insieme. Se la risposta non sarà positiva, penso sia meglio fare i bagagli e presentarci di fronte all’opinione pubblica».
L’opposizione rincara la dose.
A gettare il sasso è per primo Augusto Casali, Ps: «Mi pare – osserva – che dietro alle parole usate dai due segretari di Stato ci sia in atto un evidente scontro fra esponenti dello stesso governo». Luca Santolini, C10, si chiede come sia possibile per governo e maggioranza, portare avanti un anno e mezzo di legislatura litigando. Ivan Foschi, Sinistra Unita: «Siamo rimasti perplessi di fronte alle dichiarazioni dei giorni scorsi sul
licenziamento di Vivoli. Non si era mai assistito – ricorda – a uno scontro così aperto fra i vertici di governo, che hanno mostrato una scarsa compattezza nella maggioranza e una scarsa coesione nell’esecutivo. Valentini ha fatto
affermazioni dure, con toni sopra le righe. Ciò ha creato non poco imbarazzo nelle istituzioni. Al di là della sostanza, va salvaguardata la forma. I vertici delle istituzioni devono cercare il confronto fra loro e comunicare la loro posizione». Poi Marco Podeschi dell’Upr volge anche lo sguardo all’Istituto per la sicurezza sociale. «Maggioranza e Congresso hanno diverse visioni su giustizia, Banca Centrale e sanità. Sulla sanità si è tracciato un percorso per uscire dalle criticità. La lettera inviata dalla consulta è un atto mai avvenuto a San Marino. Sono poste in evidenza criticità molto forti nella struttura gestionale di vertice dell’Iss. La governance dell’Iss è adeguata?».
I segretari di Stato ‘duellanti’.
Il primo a prendere la parola in aula è il segretario alle Finanze, Gian Carlo Capicchioni. «Esprimo la mia solidarietà a Vivoli, ho lavorato con lui e apprezzato le sue capacità. La segreteria alle Finanze deve rimanere neutrale in questo ambito. Le decisioni vanno prese dal Consiglio direttivo. E così è stato. La segreteria si è mossa su una posizione trasparente, nel rispetto dell’autonomia di questa istituzione. E’ auspicabile che, nel tempo più breve possibile, si possa discutere, in una seduta della commissione Finanze, sulle questioni di Banca Centrale». Poi tocca al segretario di Stato agli Esteri, Pasquale Valentini. «Non mi ha animato, nella mia comunicazione pubblica – spiega – nessuna recriminazione nei confronti del collega Capicchioni. Ho segnalato la gravità della situazione che sta accadendo, che è iniziata da un po’ di tempo. Credo fermamente nell’ autonomia di Banca Centrale quando parliamo però della sua funzione: vigilanza, authority. Ma quando parliamo di politica bancaria e finanziaria, di gestione di Banca Centrale, è diverso. Il Consiglio direttivo è di nomina politica. Credo abbia necessità di avere confronti con organi che noi decidiamo. Non dico che va discusso il licenziamento o meno di Vivoli. Ma ci sono questioni che ultimamente non sono state discusse». Il Resto del Carlino