Trasparenza, valutazione delle performance, verifica e confronto, ma anche legalità.
Il segretario alla Sanità, Francesco Mussoni usa diverse parole chiave per mettere ordine in quello che molti in Repubblica chiamano caos quando si parla della situazione problematica dell’Istituto per la sicurezza sociale. E lo fa a pochi giorni dalla Commissione parlamentare straordinaria richiesta dall’opposizione con il via libera del ministro che si riunirà nella giornata di domani.
Segretario, un momento di verifica necessario?
«Vogliamo dare un segnale di ordine. In prima linea ci saranno le relazioni, settore per settore, dei dirigenti. Un modo per fare un punto sui servizi che offre la nostra sanità. Una commissione straordinaria che precede il dibattito consiliare in programma nella prossima seduta del Consiglio grande e generale».
Esistono delle criticità?
«Quando si va a riorganizzare è anche possibile che emergano delle criticità. Faccio un esempio. Stiamo aggiornando il software delle farmacie e in questo momento delle difficoltà esistono. Ma erano anche facilmente preventivabili e verranno risolte. I medici che se ne vanno? La situazione non è come è stata dipinta. Esistono delle scelte personali degli stessi medici che sono difficili da prevenire e contrastare (il riferimento sembra essere all’Ostetricia che da questa settimana ha due medici in meno perché se ne sono andati avendo vinto un concorso in Area Vasta, ndr)».
Ritiene che la sanità sammarinese sia sotto attacco?
«Mi sembra chiara la linea politica che negli ultimi mesi ha cercato di dipingere una situazione di caos. Ho sempre invitato tutti a non strumentalizzare la sanità per fini politici perché così rischiamo di fare confusione e delegittimare il corpo medico. Proprio per questi motivi vogliamo fare un po’ di chiarezza. Vogliamo sottolineare che c’è una gestione chiara».
Fino a qualche anno fa l’Iss era considerato un piccolo gioiello in Repubblica.
Adesso non è più così?
«Lo è ancora, su questo non ci sono dubbi. E’ vero che ci sono state delle complessità nel momento in cui sono state ridotte le risorse adisposizione. Il governo ne è stato sempre consapevole, ma ci siamo sempre dati come obiettivo quello di mantenere lo status sociale. Penso che ci siamo riusciti».
Il direttore generale dell’Iss è in discussione?
«E’ facile pensare che su questo nel prossimo Consiglio grande e generale punterà l’opposizione. Non vorrei anticipare i temi. Dico solo che quando c’è stabilità nella guida, c’è anche stabilità nei servizi».
Il Resto del Carlino.