Le critiche fanno bene alla democrazia ma c’è un limite di decenza oltre il quale farebbe meglio a non spingersi chi ha tolto al Paese le risorse che in questo momento lo avrebbero tenuto al riparo dalla gravissima emergenza economica che è seguita a quella sanitaria. Così parlando in Aula con la velocità di una mitragliatrice il segretario Elena Tonnini ha rinfrescato la memoria agli smemorati dell’opposizione che con i loro interventi avevano provato a ridicolizzare il suo impegno di questi mesi definendo i provvedimenti che sono usciti ‘decreti notturni’. “I decreti che sono usciti – ha detto il Segretario agli Interni – sono stati ridicolizzati da Rf come decreti notturni, mi si lasci dire che non si tratta di decreti notturni perché calati dall’alto come quelli della scorsa legislatura dove si chiudevano le banche dalla sera alla mattina o venivano svenduti centinaia di milioni di Npl che hanno prosciugato le risorse del Paese indebitandolo per centinaia di milioni, come accaduto con il 5 ter che oggi in questa fase avrebbe altrimenti potuto fruire di quelle risorse. I decreti sono fatti in corso di emergenza non nell’ordinarietà e sono stati emanati di notte per dare una piccola finestra, 72 ore di tempo per adeguarsi”. Il Segretario Tonnini nel suo intervento non ha dimenticato di elogiare i medici e tutti gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, la protezione civile e anche il personale della Pa “che non ha mai fatto mancare la propria disponibilità rimanendo fino a tarda ora per supportare l’emanazione dei decreti. “A differenza degli altri lavoratori – ha ricordato il Segretario Tonnini – i dipendenti della Pa non avevano la facoltà di essere esonerati dal lavoro facendone specifica richiesta”. E ancora di Pa si è parlato in relazione al regime ridottissimo di queste ultime settimane che avrebbe permesso di risparmiare 2milioni e 160mila euro, risorse che sono state destinate a Iss. Sempre nella seduta del Consiglio di venerdì il segretario Tonnini ha annunciato lo spostamento delle elezioni delle giunte fissate per il prossimo giugno. Ora si guarda alla ripartenza del Paese e dunque anche alla riapertura graduale della Pa, pur con tutte le cautele del caso.
Repubblica Sm