San Marino. Se è vero che la politica è l’arte del possibile, la pace tra le anime della sinistra appare ancora impossibile … di Alberto Forcellini

Vista la guerra di comunicati tra i partiti di sinistra, ci chiediamo: è ancora in atto quel progetto per la riunificazione che aveva acceso gli animi e le speranze dell’anima progressista sammarinese?

Accuse e contro accuse soprattutto tra MIS e PS, due rami dello stesso albero, ma con toni che sembrano il caldaio contro la padella, i quali fanno a gara a chi ha il fondo più nero. Con grosse scivolate di stile da entrambe le parti.

Il MIS infatti condanna aspramente i socialisti ai vertici del partito e del governo, che hanno preso le “mazzette”. Dice proprio così riferendosi alle testimonianze emerse durante il processo per l’affaire Tavolucci, e rivendica l’opportunità della scissione avvenuta proprio per separare i “bianchi” dai “neri”. Poi tira in ballo il processo Mazzini, che ha una storia ben diversa, per la quale i protagonisti di quella vicenda hanno appena incassato l’assoluzione: reati non dimostrati oppure non contemplati (a suo tempo) dal Codice di Procedura Penale.

Dovrebbe ben saperlo il capo del MIS, avvocato difensore di uno degli indagati di quella vicenda e che, almeno in teoria, dovrebbe conoscere tutte le carte dell’intera fase processuale e il ruolo svolto da alcuni personaggi tirati in ballo dalla Commissione di inchiesta.

Solo una scivolata, oppure il tentativo di mascherare il ruolo della new entry nel MIS, quella Denise Bronzetti che comunque, in tempi passati, ha avuto importanti contatti con i grandoniani? Poi, quel progetto non andò in porto, e questa potrebbe essere considerata un’attenuante perché la storia non si fa con i “se”, né con i “ma”.

Il PS replica con parole di fuoco proprio ricostruendo questa vicenda, ma tacendo sulle difficoltà interne che da anni ormai stanno spolpando le sue file. Seguono altri comunicati dove volano gli stracci da una parte e dall’altra.

La domanda è: dove vuole andare a parare il MIS? Con chi intende eventualmente costruire un progetto di alleanza per le prossime elezioni? Con il PSD? Anche qui c’erano diversi “mazziniani” seppure non di primo livello. Con la DC? Con RF? C’erano “mazziniani” dappertutto. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. In questo caso c’è solo Rete, che da più di dieci anni ha fatto un’aspra battaglia contro la corruzione dilagante. Motus non c’era proprio e pare non avere preso una posizione decisa sui fatti del passato recente e neanche remoto.

Rimane Libera che: 1) non ha “mazziniani” ma ha moltissime responsabilità sulle vicende della passata legislatura, come evidenziato dalla Commissione di inchiesta; 2) ha affrontato in maniera inquietante la vicenda Ciacci, creando una marea di scontenti come evidenziato anche da ex iscritti, uno dei quali (una signora) ha vergato il suo scontento anche sulle pagine di Giornalesm; 3) ha scompaginato il progetto di unificazione della sinistra accogliendo Iro Belluzzi, transfugo PSD.

E così arriviamo al comunicato del 12 maggio scorso, dove Libera attacca il PSD per le sue posizioni sul processo di associazione europea, ma poi lo invita a riprendere “il discorso sul futuro della nostra economia … minato dalle scelte politiche di questo governo”. Ambiguità o diplomazia? C’è o non c’è il tentativo di lanciare di nuovo l’amo verso quella sponda, visto che la situazione appare piuttosto ingarbugliata e non certamente di immediata soluzione?

Oppure le forze politiche stanno cercando di lavorare a qualcosa di inedito, ma più rispettoso di quel sottofondo ideologico in cui comunque ancora crede gran parte della gente? Cioè niente più cartelli arcobaleno e rimediaticci, ma qualcosa che possa richiamare un’area progressista e un’area conservatrice che si sfidano ad armi pari. Domani, mercoledì 18 maggio, comincia una nuova sessione consiliare. Sarà molto interessante seguire le dinamiche più o meno palesi che sempre si snodano nel comma comunicazioni e anche nel prosieguo dei lavori, su alcuni commi che si rivelano molto interessanti proprio per le scaramucce registrate in questi giorni.

a/f