San Marino. Se i sammarinesi sono vaccinati, hanno tutte le cure necessarie e hanno la mobilità garantita, è grazie alla politica estera e alla politica sanitaria … di Alberto Forcellini

È davvero fortunata la nostra piccola Repubblica di poter contare su esperti virologi, immunologi, medici, scienziati e tecnici da varia natura che, ogni giorno, dai giornali di opposizione contestano, disapprovano, biasimano il governo per quello che fa e ha fatto in tema di salute pubblica. Ragion per cui non passa settimana, da ormai due anni a questa parte, che si non si chiedano le dimissioni del Segretario agli Esteri e del Segretario alla Sanità, incapaci, a loro dire, di intessere valide relazioni con l’Italia, anzi di averne rovinato i rapporti e di subirne i diktat.

Nodo del contendere, l’ultima circolare del Ministero della salute italiano che stabilisce una dose booster (richiamo) a mRNA per chi è vaccinato Sputnik o Sinovac. Il completamento di tale ciclo vaccinale integrato è riconosciuto come equivalente ai sensi dei decreti e loro modificazioni sul green pass. Il che non riguarda solo i sammarinesi, ma oltre 100 mila cittadini residenti in Italia.

Infine, la circolare precisa che: “Superato il termine massimo di 6 mesi dal completamento del ciclo primario con vaccino non autorizzato da Ema, così come in caso di mancato completamento dello stesso è possibile procedere con un ciclo vaccinale primario completo con vaccino a mRna, nei relativi dosaggi autorizzati”.

Si parla di possibilità di procedere con un ciclo vaccinale completo, non di obbligo. Ma tanto basta a Matteo Ciacci / Bud Spencer di partire in quarta contro la mancanza di risultati e l’inefficienza dei responsabili politici. RF rincara la dose accampando addirittura l’ipotesi che a San Marrino sapessero tutto, ma non hanno detto niente.

Anche facendo un’analisi politica poco raffinata, Libera e RF hanno avuto, nei confronti della pandemia, dei vaccini e del green pass, un atteggiamento politico di parte, orientato a raccogliere le inevitabili lamentele (percentualmente poche, ad onor del vero) e mai orientato a tutelare il bene comune, la salute di tutti. Insomma, una partita giocata fuori campo, ma pericolosa, perché rivolta ad aumentare le tensioni, le angosce e il malanimo. Ovvero, tutto quello che non serve di fronte ad una pandemia, ormai esplosa per la quarta volta.

Il ragionamento è un altro. Primo, che la scienza non una è verità rivelata, si procede per approssimazioni, errori, riconsiderazioni, come avviene ormai da due anni. La scienza dà i numeri, i dati, il risultato degli studi; la politica deve tradurli in misure sanitarie per la popolazione. E anche queste subiscono di volta in volta degli aggiustamenti.

L’imperativo attuale è: rompere la catena dei contagi, delle ospedalizzazioni e delle morti, anche perché l’immunità di gregge non si raggiungerà mai se non si pone l’obbligo del vaccino. Dovremo abituarci all’idea che non sarà sufficiente una dose booster, l’anno prossimo ne dovremo fare un’altra, e poi un’altra ancora e così via. Il Covid sta diventando endemico, e come per l’influenza, ogni anno sarà consigliato fare il vaccino. Che potrebbe cambiare ogni anno, esattamente come avviene per i vari ceppi virali dell’influenza stagionale. Ma scusate: qualcuno ha mai chiesto quale vaccino gli viene iniettato quando va a fare l’antinfluenzale? O quando i bimbi, dai sei mesi in su, fanno il ciclo obbligatorio?

Pertanto dovremo aspettarci che Libera e RF si strapperanno ogni volta la camicia per dire che è tutta colpa del governo, se bisognerà fare anche la quarta dose, o magari la quinta? Che è colpa del governo se è arrivato il Covid e tutte le sue nefaste conseguenze? La vera politica è quella che si informa, che si confronta con i referenti esterni, che sta vicina alla popolazione, che garantisce l’approvvigionamento dei medicinali e dei vaccini, che allinea i propri dispositivi alle norme internazionali. Questa è la politica che hanno sempre garantito le Segreterie Esteri e Sanità per la tutela della salute dei sammarinesi. Checché ne dicano Libera e RF, puntualmente smentite dai fatti.

a/f