La notizia della morte di Giancarlo Simoncini, uno dei personaggi più importanti e simpatici del calcio sammarinese, mi rattrista perché “Giubin” era l’anima e il cervello pensante del Murata Calcio targato Repubblica di San Marino.
Con lui protagonista di accese dispute verbali di graffiante ironia, i bianconeri di Murata hanno caratterizzato il momento più felice della loro storia sportiva.
Di “Giubin” che noi avevamo simpaticamente ribattezzato “Ayatollah di Murata” per l’istrionica capacità di attirare su di sé l’attenzione della stampa scritta e radiotelevisiva. Come non ricordare i suoi esilaranti siparietti musicali quando, al termine di una partita vinta, “Giubin” con quel modo tutto suo che lo rendeva unico, inimitabile, dava vita a un autentico spettacolo in cui le canzoni di Celentano e del maestro Secondo Casadei erano le più vicine al suo cuore e al suo modo di essere uomo di sport.
Riposa in pace Giancarlo e che la terra ti sia lieve.
Giorgio Betti