San Marino. SEGRETARIO PER CASO Di Chaffè Scorretto

tazzina-di-caffe_h_partbSEGRETARIO PER CASO

Di Chaffè Scorretto

Leggendo gli impalpabili interventi di taluni segretari di partito, si conferma il fatto che la politica non è cosa per tutti. Ad esempio, i fautori del “Tavolo Riformista” diventano addirittura isterici solo per avere letto un semplice articolo su di un giornale locale che azzardava alcune ipotesi più o meno fantapolitiche.

Apriti cielo! Subito un articolone di risposta diramato a destra e a manca, che però ha ottenuto l’unico risultato di dimostrare che il “Tavolo Riformista” traballa davvero se è bastato un articoletto per provocare una simile reazione. Così facendo pare che siano proprio i fautori del tavolo i primi a dubitare del loro stesso progetto. Non è una gran cosa!

E poi, l’intervento, condito dei soliti luoghi comuni sulla vecchia e sulla nuova politica, sul riformismo e sulla sinistra sammarinese, rimarca una tendenza che accomuna proprio i riformisti e la sinistra sammarinese, la vecchia e la nuova politica.

Infatti, per nascondere i propri errori e la propria debolezza, c’è la tendenza ad unirsi, questa volta per costituire “una nuova forza politica che – ovviamente – si riconosca nei principi e nei valori del socialismo europeo ed internazionale”. Esattamente come fecero PSS e PDD dando vita al PSD.  Quanto somiglia il nuovo al vecchio!

Così facendo certamente si camuffano le realtà e si può  darla a bere agli elettori, ma nel frattempo si eliminano identità preziose e  si  diventa  numericamente  sempre più piccoli,  perdendo terreno a favore dei vari nuovi movimenti politici.

Comunque, contenti loro contenti tutti!  D’altronde, senza aver fatto vita di partito, senza gavetta, senza memoria storica cosa ci si può aspettare di più, fanno anche troppo!