Lonfernini incalza il governo: “Risposte concrete sul piano strategico o mi dimetto”
“Se non riceverò nelle prossime settimane la conferma da parte della maggioranza e dai miei colleghi di governo di poter lavorare da settembre al polo congressuale, museale e al centro benessere alla cava antica, penserò molto seriamente di lasciare il campo a qualcun altro, perché le condizioni per lavorare non sono affatto ottimali. Se non potrò lavorare come dico io andrò a casa perché qui manca la volontà politica per lavorare tutti insieme in sintonia e per fare davvero sistema attorno a un mercato e ad un’economia che ad oggi, pur non avendo fatto molto, rappresenta il 20% del Pil del Paese.
Se la politica e le associazioni di categoria si mettessero insieme, riusciremmo facilmente ad aumentare le punte percentuali del Pil. Personalmente ho presentato un piano strategico turistico molto preciso e dettagliato, ma ormai il tempo è scaduto e se mi sarà concesso di portare avanti il piano per far ripartire l’economia turistica fin da subito bene altrimenti me ne andrò, anche perché se devo utilizzare il mio tempo e quello delle istituzioni per logiche come il trenino va da sé che lo può fare qualcun altro, io non sto qui a fare il notaio.
Dobbiamo essere molto più pragmatici oppure tutta la fatica che uno fa rimane vana, e io non voglio scaldare una posizione, faccio politica per fare altro. Non sono contro le categorie ne contro il sistema, anzi, però o facciamo sistema insieme e sfondiamo un muro culturale oppure non sto qui a fare l’anima sacrificale per un trenino della discordia”.
Francesco De Luigi, La Tribuna