«Pagare le tasse non piace a nessuno ma è cambiato il mondo in questi anni». A dichiarare guerra all’evasione fiscale è il segretario di Stato alle Finanze, Giancarlo Capicchioni. In Consiglio si parla del Bilancio dello Stato e il ministro annuncia anche la linea dura contro chi, sin qui, ha pensato di «vivere al di fuori di questo mondo». I conti non tornano. «Noi abbiamo centinaia di operatori – ha detto in Aula – che hanno un risultato economico inferiore o simile a quello dei propri dipendenti. E non parlo di attività partite adesso ma anche attività che sono sul mercato da anni. E dunque si tratta di dati incongruenti con quelle attività e con il tenore di vita che oggi quegli imprenditori conducono». Più controlli e misure severe. «Su quello dovremo lavorare. Lavorare forte per far sì che questo non avvenga
più. Dobbiamo far comprendere a questi cittadini che qualcosa è cambiato. Ed è un aspetto culturale. Pagare le tasse non piace a nessuno ma è cambiato il mondo in questi anni. E queste persone non possono vivere al di fuori di questo mondo». E intanto il Titano muove un altro passo verso la trasparenza. Il parlamento sammarinese, infatti, ha approvato il progetto di legge ‘Cooperazione fiscale internazionale’ descritto dal segretario di Stato alle Finanze come una norma «prettamente tecnica, in ambito economico e finanziario, che discende dalle scelte fatte da San Marino per essere tra quei Paesi che adottano lo scambio di informazioni». Durante il dibattito che ha impegnato l’Aula dal Pdcs Massimo Andrea Ugolini ha affermato che «con questo progetto di legge si vuole arrivare a una trasparenza e a una comunicazione fra Stati che possa mettere San Marino al massimo delle condizioni». Il democristiano cita lo scambio su richiesta e lo scambio automatico che dal 2017 diventerà attuale e di norma per i 28 Paesi dell’Ue, sottolineando poi il ruolo «dell’Ufficio centrale di collegamento, quel collettore che dovrà fare da trade union con le amministrazioni fiscali degli altri Stati». Guarda a un futuro più lontano Gerardo Giovagnoli del Psd: «Dato che ora abbiamo gli strumenti non è escluso che in futuro potremmo essere noi a presentare una volontay disclosure, così da richiamare in Repubblica i capitali illeciti portati fuori dal territorio». Il pdl è stato approvato con 43 voti a favore e due astenuti. Il Resto del Carlino
