San Marino. Segretario Finanze Marco Gatti in Consiglio: ”Il governo ha creato le condizioni di stabilità del Paese e fatto sì che l’economia si rafforzasse e crescesse in tutti i settori”

Marco Gatti, Segretario di Stato per le Finanze

Mi ricollego a questa accusa al governo di essere immobile e di non fare niente. Se c’e? una economia che va bene, e? dato anche da un governo che, nonostante le criticita? di questi anni, e? riuscito a portare interventi equilibrati che hanno creato condizioni di stabilita? del Paese e che hanno fatto si? che l’economia si rafforzasse e crescesse in tutti i settori. Adesso abbiamo la sfida delle riforme, per noi e? importante concluderle entro l’anno. Significa non mettersi contro il paese, il governo deve fare la sua parte del confronto e alla fine prendere decisioni e portare i provvedimenti, se oggi non sono stati portati e? anche perche? si coglie questa disponibilita? al confronto.
Alcuni passaggi: sull’aviazione, dispiace vedere certi titoli di giornale, quando parliamo di una societa? che ha finito la sua attivita? dall’aprile 2021. La societa? non volava piu? quindi molto prima del conflitto. Fuori dai confini si strumentalizzano fatti senza neanche verificare le fonti. E fa pensare che ci sono ancora colpi di coda, in una certa attivita?, di una parte che sta affossando in tribunale. Nel caso specifico la societa? non e? operativa dall’ aprile 2021, il ‘caso’ non sussiste.
Sul discorso della famosa lettera partita da Bankitalia: mi viene da dire che probabilmente avranno sbagliato indirizzo… come Segreteria alle Finanze non abbiamo ricevuto questa lettera, ne? dal Mef, chiederemo se e? stata ricevuta da Banca centrale. Siamo al tavolo con Bankitalia per tanti aspetti, in primis l’accordo Ue, per trovare il modo di aprirsi al mercato esterno. Che ricordo, non e? la panacea comunque ad ogni male. E vi chiedo oggi quali possono essere le banche di San Marino, con criteri di Basilea 3, in grado di operare nel mercato europeo. Forse una, non so. Sono criteri molto stringenti. (…) Dire