San Marino. Segretario Giancarlo Venturini: ”I magistrati hanno sequestrato, nel 2013, oltre 24 milioni di euro, di cui 23 per riciclaggio.”

Venturini GiancarloGian Carlo Venturini, segretario di Stato con delega alla Giustizia: “Lo sviluppo di un Paese passa necessariamente attraverso la trasparenza e la legalità e deve poter contare su provvedimenti legislativi in linea con gli standard globali in materia di lotta per la legalità e di repressione della criminalità. E’ doveroso e necessario, quindi, attivarsi affinché distorsioni e/o danni siano prontamente individuati ed affrontati con determinazione e imparzialità affinché non abbiano più cittadinanza in questa Repubblica. Per questo motivo esprimo, in primis, un sincero ringraziamento ai Magistrati e a tutto il personale del Tribunale per il loro apporto al buon funzionamento della Giustizia, per la fattiva collaborazione prestata e per la disponibilità offerta nel risolvere le problematiche del sistema giudiziario. Ho letto con attenzione la relazione sullo stato della giustizia redatto dal Magistrato Dirigente – documento preordinato a consentire la valutazione dell’attività svolta nell’anno di riferimento, in questo caso il 2013, e a suggerire proposte per il miglior funzionamento dell’amministrazione della giustizia, ponendo la Commissione Consigliare Affari di Giustizia ed il Consiglio Grande e Generale in condizione di apprestare gli interventi ritenuti opportuni. Il Magistrato Dirigente, con precisione, non ha mancato di soffermarsi su elementi di interesse e di stimolo per una proficua riflessione su quanto già è stato fatto e quanto ancora occorre fare, fornendo il proprio contributo di intelligenza, di impegno ed esperienza per migliorare la risposta di giustizia nei confronti del Paese, senza la quale non può darsi effettiva attuazione ai diritti costituzionalmente garantiti. L’attività del Tribunale della Repubblica di San Marino, ha subito negli ultimi tempi un notevole incremento e una diversificazione di competenze, con una conseguente nuova geografia giudiziaria. Nel 2013, mentre da un lato hanno cessato dall’incarico l’Avv. Manlio Marsili e la Dott.ssa Rita Vannucci, dall’altro ha ottenuto la conferma a tempo indeterminato il Commissario della Legge Simon Luca Morsiani, ed hanno, altresì, assunto le funzioni di Uditore Commissariale, l’Avv. Francesco Santoni e l’Avv. Elisa Beccari. Il Magistrato Dirigente ha proceduto ad una nuova assegnazione dei carichi di lavoro con modalità che favoriscono – in forza delle recenti modifiche introdotte – la condivisione dei problemi ed il coordinamento fra i Magistrati, specie in riferimento ai procedimenti più complessi, non mancando di sottolineare la necessità di un rafforzamento.
La giurisdizione d’appello penale non presenta problemi e i dati confermano che non sussiste alcuna emergenza. Anche per la giurisdizione d’appello amministrativa non sussistono arretrati. Non così per la giurisdizione d’appello civile che al contrario si caratterizza per la permanenza di gravi sacche di arretrato con un trend verso l’aumento progressivo. Detta situazione – sulla base di quanto emerge dalla relazione stessa – è ormai irreversibile e non può essere superata se non mediante provvedimenti straordinari, urgenti ed indilazionabili. È da dirsi che la Segreteria di Stato per gli Affari Interni e la Giustizia ha già elaborato uno specifico ed articolato progetto di legge – portato anche all’attenzione del Gruppo di lavoro per  la riforma della procedura civile – nominato con delibera del Congresso di Stato – con il precipuo intento di porre rimedio alle criticità appena enunciate, prevedendo l’introduzione di filtri di ammissibilità per arginare appelli meramente e manifestamente dilatori, la provvisoria esecuzione della sentenza di primo grado quanto meno nelle controversie nelle quali si richiede la condanna al pagamento di una somma di denaro. In adesione alle richieste evidenziate nelle precedenti Relazioni sullo Stato della Giustizia, nello stesso progetto di legge sono, inoltre, previste disposizioni in materia di procedure concorsuali nonché di riduzione dei termini della prescrizione civile. Lo stesso progetto prevede la ricezione nell’ordinamento sammarinese dei principi Unidroit: se le parti lo convengano espressamente, i contratti e i rapporti contrattuali intercorrenti fra imprenditori sammarinesi ed imprenditori stranieri, o tra imprenditori stranieri, sono disciplinati anche dai Principi dei contratti commerciali internazionali elaborati dall’Istituto Internazionale per l’unificazione del diritto privato, vigenti al momento dell’instaurazione della lite, facendo salva l’osservanza delle norme inderogabili e delle norme in materia di competenza giurisdizionale e territoriale del Giudice sammarinese.

In ordine alla giurisdizione di primo grado sussiste la permanenza di gravi criticità in riferimento a quelle che erano le ex cause di conciliazione e ai ricorsi amministrativi, mentre nell’istruttoria penale – a differenza della decisione penale che attualmente procede regolarmente – si sono constate disfunzioni. A seguito dell’entrata in vigore della legge qualificata n. 2/2012, tutto il settore civile (comprensivo della ex conciliazione), commerciale, della famiglia e minorile ed amministrativo grava su cinque Commissari della Legge atteso che le vacanze  dei Giudici Fattori e Costanzo sono state ricoperte da un solo giudice. Nonostante ciò i magistrati hanno adempiuto agli innumerevoli impegni con grande senso del dovere e responsabilità, confermando la loro presenza nel Paese e la loro collaborazione con l’esterno.
Si sottolinea, comunque, che appena qualche settimana fa sono stati confermati all’unanimità, dopo il triennio di prova, i Commissari della Legge Antonella Volpinari e Fabio Giovagnoli, entrambi sammarinesi e si lavora all’effettivo potenziamento dell’organico per un tribunale più forte nei numeri. Il Consiglio Giudiziario Plenario, dopo le deliberazioni di competenza del Consiglio Grande e Generale, ha preso atto dei bandi di selezione per tre uditori commissariali ed un procuratore del fisco. Entro i prossimi giorni ci sarà la relativa pubblicazione, mentre la presentazione delle domande dovrà avvenire entro il 12 gennaio 2015. È stata già nominata la commissione giudicatrice, composta dai professori Lamberto Ferroni, Gabriele Marra e presieduta dal Professor Augusto Barbera. Poiché l’obiettivo di completare l’ordinamento è tra i punti fermi della Segreteria di Stato per la Giustizia, è stata deliberata anche l’emissione di un avviso pubblico di vacanza per due posti a giudici per i rimedi straordinari (uno per il civile ed uno per il penale). Mentre in Italia infiamma la polemica sulla responsabilità civile delle toghe, la legge sammarinese già prevede la figura di giudice per la responsabilità civile dei magistrati. E’ stato dunque emesso anche l’avviso pubblico di vacanza per sei posti (un effettivo ed un supplente per ogni grado di giudizio) per giudici per la responsabilità civile dei magistrati. In questo caso, le domande degli interessati – che dovranno essere esperti di chiarissima fama nelle materie civili e penali – dovranno pervenire entro il 2 marzo 2015 e la loro valutazione sarà di competenza del Consiglio Giudiziario Plenario.

Di ampio rilievo è la legge 29 luglio 2013 n. 100 “Modifiche al codice penale ed al codice di procedura penale e disposizioni sulla procedura civile in materia giudiziaria”, mediante la quale il Governo ha messo in campo iniziative per prevenire e contrastare la criminalità organizzata e per allinearsi alle raccomandazioni degli organismi internazionali: Moneyval, GAFI e OCSE. Tale normativa, in particolare, riforma la disciplina della confisca, del sequestro, dei reati in materia di armi, introduce la fattispecie dell’ “autoriciclaggio” in conformità alle convenzioni del Consiglio d’Europa ed alle nuove raccomandazioni del GAFI, nonché efficaci forme di coordinamento investigativo. La riformata disciplina della confisca con l’obbligatorietà della stessa in caso di giudizio di condanna, il superamento dello schermo delle intestazioni fittizie per eludere la misura, la confisca per equivalente, la confisca dei beni di cui l’imputato non sia in grado di giustificare la lecita provenienza nell’ambito di gravi reati presupposto del riciclaggio nonché la revisione degli istituti del sequestro preventivo, conservativo e  probatorio sono strumenti in grado di incidere in profondità sulle radici economiche del crimine e su quell’ampia rete di rapporti finanziari su cui si basano i poteri criminali.

Veramente significativi i dati relativi ai sequestri ed alle confische, che secondo gli standard internazionali devono essere divulgati per accrescere la consapevolezza degli sforzi verso la repressione della criminalità finanziaria. Si cita quanto contenuto nella Relazione: dalle statistiche approntate dagli uffici di cancelleria e dai singoli giudici, emerge che nel 2013 sono stati effettuati sequestri di somme pari ad € 20.712.778,08 di cui € 19.685.074,13 per il reato di riciclaggio, mentre sono state disposte confische per € 3.958.793,93 di cui € 1.343.673,41 per equivalente, ed il restante di somme già sottoposte a sequestro. Sono divenute esecutive a seguito del passaggio in giudicato della sentenza, confische per € 2.744.054,16 disposte dai Magistrati, di cui € 2.249.238,66 per equivalente (già incamerati dallo Stato € 494.816 lo scorso anno; per il restante è in corso l’acquisizione a San Marino e all’estero – con conseguente liquidazione dei beni immobili – da parte della magistratura).

Da evidenziare è, inoltre, l’articolo 16 della legge n. 100/2013 che prevede efficaci strumenti di coordinamento fra i magistrati nell’ambito delle indagini relative a procedimenti per gravi misfatti, le quali potranno essere affidate a due o più giudici inquirenti, ferma restando l’assegnazione del fascicolo già disposta, con l’esercizio, anche congiunto fra i magistrati, delle attribuzioni conferite dalla legge al giudice inquirente e con un’unica direzione e coordinamento ai fini delle indagini e dell’impiego della polizia giudiziaria, del personale ausiliario e delle risorse tecniche.

Ulteriore normativa di rilievo è la legge 29 luglio 2013 n. 99  che ha introdotto la responsabilità penale della persona giuridica. Anche tale provvedimento normativo ha dato attuazione a specifiche raccomandazioni contenute nel Rapporto Moneyval del 2011, a seguito del giudizio di insufficienza della già abrogata legge n. 6/2010.

Di non secondaria importanza è l’attività svolta dalla Segreteria di Stato, nel percorso di recepimento con norme nazionali delle Convenzioni in materia di lotta al terrorismo e al finanziamento del terrorismo si richiamano sia il Decreto Legge 15 luglio 2013 n. 83 “Misure urgenti di allineamento alla strategia globale di lotta al terrorismo” sia il Decreto Legge 25 luglio 2013 n. 98 “Disposizioni urgenti recanti modifiche alla normativa di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo”.

Non meno importante è stato, nel 2013, l’impegno profuso in ordine al settore del diritto di famiglia e della tutela dei minori: mi riferisco alla legge  29 maggio 2013 n. 57 e al relativo decreto delegato  28 novembre 2013 n. 157, che con ampia condivisione della maggioranza consigliare hanno introdotto nell’ordinamento sammarinese la figura del mediatore familiare.

In questa stessa Aula consigliare sono state approvate altre leggi di notevole spessore che hanno ottenuto fin dall’esame nella Commissione Consiliare pertinente la più ampia condivisione, essendo frutto del lavoro sinergico tra il Tribunale, l’Ordine degli Avvocati e Notai, l’Avvocatura dello Stato e l’Ufficio del Registro e Conservatoria, nonché della collaborazione e dello spirito costruttivo di tutte le forze politiche. Il riferimento è ovviamente alle Leggi: “Norme in materia di estradizione”, “Riforma dell’istituto del decreto penale”, “Ordinamento del Notariato”.

Non si possono dimenticare le leggi in materia di repressione del crimine del genocidio, di maltrattamenti in famiglia, di imputabilità dei minori che hanno ricevuto un positivo riscontro nell’ambito del secondo Esame Periodico Universale (Universal Periodic Review), che San Marino ha sostenuto a Ginevra il 29 ottobre scorso.

Sul versante normativo, certamente, ancora molto si può e deve fare. Diversi progetti di legge sono, infatti, attualmente in fase di stesura e/o di avvio all’iter per l’adozione.

In tema di tutela penale contro gli illeciti informatici (cybercrimes), al fine di perseguire le nuove forme di criminalità che sono realizzate attraverso sistemi elettronici o informatici, la Segreteria di Stato per gli Affari Interni e la Giustizia ha già a disposizione un progetto di legge, elaborato dal Lucio Monaco. Si rappresenta, altresì, che alla Segreteria di Stato per gli Affari Interni e Giustizia è già stato consegnato un progetto di legge ricognitivo della normativa di rango primario in materia di Associazioni, Fondazioni ed altri enti no profit, confidando nell’opportunità di conseguire con il suddetto progetto, oltre che il consolidamento in un unico testo legislativo delle varie norme di diverso rango disciplinanti la materia, anche l’allineamento della legislazione nazionale alla raccomandazione Moneyval relativa alla Raccomandazione Speciale VIII (Gafi) del Rapporto Moneyval adottato nel settembre 2011. Entrambi i progetti di legge appena richiamati saranno avviati a breve al relativo iter di approvazione.

Un particolare impegno è stato dedicato anche nel settore penitenziario, al fine di allineare il nostro Paese all’interno di parametri rispettosi degli standard richiesti dall’Unione Europea. Anche in questo caso un progetto di legge è in fase di completamento da parte della Segreteria di Stato per gli Affari Interni e Giustizia e sarà quanto prima avviato il relativo iter consigliare di approvazione.

Continuano l’impegno del Gruppo di lavoro – che ha già formulato alcune riflessioni – costituito al fine di elaborare un progetto di legge di un nuovo codice di procedura penale tenendo conto dei progetti già elaborati (progetto Nobili e progetto Giostra).

A completamento di quanto esposto è il caso di precisare che la Segreteria di Stato per gli Affari Interni e la Giustizia ha già presentato in prima lettura un progetto di legge che disciplina la figura dell’amministratore di sostegno.

Appare opportuno ricordare che, dal punto di vista tecnico, il Piano Informatico della Pubblica Amministrazione (Documento Programmatico Pluriennale) per il triennio 2013-2015, approvato dalla Commissione Tecnica per l’Innovazione Tecnologica in data 11 luglio 2013, prevede per il Tribunale interventi consistenti: rifacimento della procedura ARGI (archivi giudiziari), la digitalizzazione dei processi penali, la creazione dei registri informatizzati sulle rogatorie attive e passive e l’introduzione del sistema PReM (Postal Registered electronic Mail) per la notificazione degli atti; come pure è necessario procedere ad una rapida riorganizzazione degli spazi legati alla struttura stessa del Tribunale, come pure prevedere nell’ambito della definizione della pubblica amministrazione un numero adeguato di personale del Tribunale a supporto dell’attività dei Magistrati.

In questo contesto la Segreteria di Stato si è impegnata – e continuerà ad impegnarsi, assicurando il proprio supporto attraverso un lavoro sinergico con tutti gli attori interessati in materia – a produrre quei provvedimenti legislativi necessari ai fini del completamento e aggiornamento di diversi istituti e materie e a fornire adeguati strumenti per rendere più agevole l’attività della Magistratura stessa, cui rivolgo – ancora una volta – la mia personale gratitudine per il notevole impegno dimostrato in una fase certamente delicata e l’auspicio di poter proseguire nel proprio lavoro con la massima serenità, tempestività ed autonomia di giudizio nel rispetto del principi fondamentali costituzionalmente riconosciuti”.
Alessandro Cardelli, Pdcs: “Sottolineo la trasformazione che ha avuto oggi il tribunale sammarinese per i cittadini, è stata fatta una rivoluzione culturale incredibile. Fino qualche hanno fa era visto come organo dipendente da un altro potere, oggi è sovrano, autonomo e deve mantenere un ruolo di assoluta indipendenza da qualsiasi altro organo dello Stato. La relazione manda messaggi alla politica, si dice che il Tribunale può essere strumento di rilancio economico. Per un investitore straniero la certezza del diritto può essere garanzia e fattore di attrattiva. Nella riscossione dei crediti commerciali l’opera di un tribunale efficiente può per esempio determinare l’attività di un’azienda. Ho accolto con favore il recepimento dei principi internazionali in materia commerciale che danno la possibilità di applicare le transazioni tra società di diversi Paesi. Oggi attuare questi principi è un grosso passo in avanti. In materia penale c’è anche qui molto da fare, il codice ha più di cento anni, il tavolo tecnico dovrà portare a breve proposta di modifica sulle procedure penali per renderle più efficace”. (…) Dire