San Marino. Segretario Informazione Teodoro Lonfernini in Consiglio: ”Non è in discussione la libertà di espressione ma tocca mettere ordine alla vostra confusione”

Segretario con delega all’informazione Teodoro Lonfernini in Consiglio in comma comunicazioni il 23.02.2022: ”non è assolutamente in discussione la libertà di espressione, ma avverto una forte confusione da parte vostra. E’ troppo facile richiamare principi altissimi quando si sa di essere in difetto, quando si sa di essere i generatori di quella confusione’‘.

Ed ancora: ”Ho voluto avviare un lavoro di modifica legislativa sul settore dell’informazione e circa un anno e mezzo che sto lavorando all’integrazione della legge vigente. Legge che, come condividono tutti, difettava in più parti per una corretta applicazione e si è approvato un testo di modifica. 

Se siete onesti si è data la prova di quanto il settore dell’informazione rappresenta il vero grande quarto potere perchè attraverso un suo utilizzo proprio o soprattutto improprio quel sistema riesce a generare una opinione che è determinata da tante altre circostanze rispetto ad informare quello che accade dentro un sistema. 

Parliamoci chiaramente il caso La Serenissima, che sono felice che sia in edizione dato che non lavoro per chiudere ma perché operi nelle regole. Quel giornale ha una finalità ed un format politico. E’ talmente evidente che ogni sua edizione è incentrata nel richiamare l’attenzione politica dell’opposizione e nell’accusare l’azione oggettiva del governo e quanto riportato è esclusivamente propagandistico. E’ un dato di fatto!

E’ un reato? E’ legittimo però dal momento in cui quella attività di propaganda viene sviluppata con il rispetto delle regole di base. Non si riusciva mai a capire chi fosse il punto di riferimento e nessuno degli organi preposti capiva chi fossero i soggetti di riferimento. Articoli pubblicati senza paternità, senza firma di quella opinione che fosse approfondimento politico ed economico previsto invece nella attuale legge dell’informazione. 

Non sono un giornalista ma credo di avere la cognizione di base di dire che ci voglia una paternità per esprimere quell’opinione. Ciò è stato sollevato nei tutti organi preposti senza esito.

Successivamente a quel passaggio legislativo sono scattate delle prese di posizione di quel giornale tipo: ”un atteggiamento di Lonfernini confermato anche delle pressioni sull’Autorità Garante sull’informazione che la Serenissima venisse sanzionata (FALSO dice Lonfernini) e addirittura che io abbia avuto un ruolo attivo  nei confronti dei suoi inserzionisti per far smettere il loro sostegno.”

Non è questo quello che si intende libertà di espressione. 

Ad orologeria è arrivata, addirittura, dal tribunale l’archiviazione di quella denuncia che io feci tempo fa mentre voi uscivate con l’edizione di ieri sulla morte della libertà di stampa. Che strana casualità! 

In ogni caso nessuno ha denunciato i cittadini, neanche con l’esposto di Ciavatta. Quella è stata un’iniziativa giudiziaria da parte del Commissario della Legge, di cui non mi esprimo. Quei cittadini saranno sentiti e potranno continuare a scrivere i loro pensieri, ma ogni articolo deve essere firmato per avere la possibilità di replicare, quando si scrive un’opinione ci si deve firmare per una replica altrimenti è autoreferenziale.”