Interpellanza presentata dai Consiglieri Andrea Zafferani e Mimma Zavoli sui costi dei Centri Estivi per l’anno 2014
Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per l’Istruzione: “Le spese relative alle quote di iscrizione ai Centri Estivi non rientrano nell’Allegato A “Passività deducibili di cui al comma l, lettera c) dell’art. 14” della Legge n. 166/2013; 2) essendo tali spese già deducibili a norma del punto 1, comma a) del medesimo art. 14 della Legge n. 166/2013, non si ravvisa -al momento -la necessità di intervenire con gli strumenti normativi previsti dall’art.14 punto 7, della citata Legge; 3) le spese relative alle quote di iscrizione ai Centri Estivi sono comunque deducibili a norma del punto l, comma a) del medesimo art. 14 della Legge n. 166/2013, trattandosi di spese effettuate in territorio sammarinese per l’acquisto di beni o servizi e che concorrono a formare la così detta “quota Smac”. 4) L’esigenza di addebitare in anticipo anche il costo della mensa è nata da esigenze di natura pratica. Mentre durante il periodo scolastico, la frequenza è sempre molto alta, nei Centri Estivi la frequenza dei bambini è discontinua; un giorno può essere del 95%, il giorno seguente del 70%. Sebbene i pasti vengano preparati ogni mattina, sulla base del numero di bambini presenti, l’approvvigionamento deve essere fatto il giorno precedente. Questa frequenza altalenante comporta, purtroppo, un certo spreco di cibi comprati freschi che non possono essere riutilizzati nei giorni seguenti, in quanto i cuochi devono seguire il menù previsto dal servizio pediatrico, e non possono neanche essere congelati. Da qui “esigenza di richiedere l’addebito della refezione in modo forfettario invece che “a consumo”. Gli anni passati, e anche quest’anno, è stata prevista la possibilità di richiedere il rimborso della quota refezione versata, sotto forma di storno dalla refezione dell’anno scolastico seguente, nel caso in cui i genitori, per motivazioni varie, decidono di non far frequentare più il figlio per l’intero modulo.
Per ogni bambino, il costo di refezione a tempo pieno è pari a 4,20 euro e comprende merenda del mattino pranzo merenda del pomeriggio. Il costo della refezione a tempo ridotto è invece pari a 3,70 euro e comprende merenda del mattino e pranzo. Per quanto riguarda il personale, la scuola incassa 5,32 euro per il solo pranzo dì cui:
-3 euro addebitati direttamente al dipendente;
-2,32 euro quale quota versata dal Fondo Servizi Sociali, come ogni altre) dipendente pubblico o privato, secondo le vigenti disposizioni. Va ricordato che il pranzo effettuato in una qualunque mensa del territorio, per i dipendenti ha un costo di €:2,60 (per primo, secondo, contorno e bevanda). Quindi, al personale dipendente delle scuole viene addebitato un costo superiore a qualunque altro lavoratore che usufruisce del servizio mensa.
Inoltre, il momento del pranzo è comunque un momento lavorativo in quanto, durante il pasto, gli
insegnanti svolgono la loro funzione educativa e di assistenza nei confronti dei bambini. 6) Va subito specificato che il servizio dei Centri Estivi è un servizio extrascolastico che si svolge in strutture scolastiche. Quindi, è facoltativo e non prevede lo svolgimento di lezioni o compiti. Durante i Centri Estivi i bambini svolgono attività pratiche, laboratori e giochi, guidati e supervisionati da personale con la necessaria formazione. Nell’ottica di contenimento/razionalizzazione della spesa è stato necessario revisionare le tariffe del 2013 in quanto queste erano eccessivamente basse e il servizio era in enorme perdita. Senza contare il costo delle strutture e del personale ausiliario (bidelli e cuochi), il differenziale fra le entrate provenienti dalle quote di iscrizione e le uscite per gli stipendi degli animatori ha comportato nel 2013 un deficit di ( 295.000. Nonostante la revisione, le tariffe 2014 sono ancora inferiori a quelle praticate nel circondario da servizi privati, tanto vero che comporteranno ancora un deficit ma di gran lunga inferiore. Sempre escludendo il costo di strutture e personale ausiliario, il differenziale fra le entrate provenienti dalle quote di iscrizione e le uscite per gli stipendi degli animatori comporterà nel 2014 un deficit di€: 60.000 -90.000, a seconda del numero complessivo di iscrizioni, che non sono ancora concluse. Per le famiglie equivale ad un costo di l’ora per una frequenza dalle 8:00 alle 18:00 un costo dì l,34 all’ora per chi frequenza dalle 8:00 alle 15:30. Non è molto chiaro cosa si volesse significare con “diversa articolazione organizzativa per la gestione del personale scolastico nel periodo estivo” ma se questa domanda suggerisce l’eventuale utilizzo degli insegnanti in un altro servizio questo va contro ogni regola esistente. Dalle domande 5) e 6) traspare però un atteggiamento decisamente vessatorio nei confronti del personale della scuola. Gli insegnanti, come in ogni altro paese del mondo, hanno un orario e un calendario di servizio completamente diverso da qualunque altro dipendente, sia pubblico sia privato in quanto il loro dovere non si esaurisce con le ore di insegnamento diretto e le ore richieste dalla scuola per le altre attività. San Marino richiede agli insegnanti un impegno orario annuale simile a quello di tutti gli altri paesi d’Europa e pertanto sembra, di nuovo, vessatorio richiedere loro di effettuare un secondo lavoro. Riguardo alla “introduzione di eventuali corsi interni” facciamo rilevare che è già previsto che gli Educatori dei Centri Estivi debbano seguire corsi di formazione in materia di didattica, prevenzione degli infortuni e primo soccorso. Purtroppo il mancato accordo con sindacati ha impedito inserimento personale di cooperative, sarebbe innovazione e consente opportunità di lavoro e scelta formativa originale”.
Mimma Zavoli, C10: “Non siamo soddisfatti di alcune risposte e la trasformiamo in mozione”.