San Marino. Segretario Sanità Francesco Mussoni: ”Le voci su fughe di medici mi preoccupano”. Sarebbero già in quattro

 

Mussoni FrancescoChiacchiericcio sulla volontà di alcuni dottori di andarsene perché non possono fare anche la libera professione.

Oggi la notizia della Delibera annunciata il 20 gennaio sui certificati medici (non tutti) che i cittadini dovranno da oggi pagare al momento della richiesta. In sostanza è un ticket, previsto da mesi, e che ora è operativo.

Al momento, comunque, non è tanto l’aspetto del “ticket certificati” che preoccupa (quello sui medicinali è ancora lontano) i sammarinesi. Preoccupata il passa parola sulla fuga di medici dal nostro Ospedale. Un timore che lo stesso segretario Francesco Mussoni, nei giorni precedenti il Referendum, aveva paventato. Ed ora c’è il chiacchierio sulla possibilità che alcuni medici Iss decidano di emigrare.

Una brutta notizia per alcuni medici (da radio Kabul dell’ospedale) dice che sarebbero in quattro senza precisare specialità quindi difficile da individuare. Difficile anche capire se si tratta solo di una questione economica quella che invoglierebbe alcuni ad andarsene.

Dunque una situazione ancora tutta da decifrare ma che, comunque non lascia tranquillo il segretario Musssoni.

Questi ha presentato le proprie dimissioni non nell’immediatezza dell’esito referendario.

Non essendo per la collegialità del Congresso il responsabile della debacle prima ha voluto parlare con Partito e Governo. Una decisione non scandalosa.

Poi le dimissioni che l’esecutivo ha rigettato. Ma Francesco Mussoni non è apparso convinto. E da spettatore nella giornata d’apertura del Congresso Usl ha dato appuntamento al cronista a martedì per informarlo sul suoi immediato futuro: Dimissioni “Sì”, dimissioni ‘No’.

Un altro referendum. E qui è scattato un interrogativo.
Le dimissioni di un segretario di Stato vengono prese in esame dall’esecutivo. Sono irripresentabili se respinte a meno che l’interessato le riproponga con la clausola ‘irrinunciabili’. Martedì si riunisce il Congresso; Mussoni le ripresenterà se l’appuntamento per martedì è reale, o si è confuso con mercoledì quando apre il Consiglio? Ecco il Consiglio, se l’opposizione presentasse una mozione di sfiducia servirà un dibattito con votazione. Questa sarà nominale. Difficile che la maggioranza vi arrivi spaccata. Quindi Francesco Mussoni ancora al suo posto che sarebbe stato, forse, a rischio, con votazione segreta e i franchi tiratori sempre ben appostati. 

La Tribuna