Si sono conclusi ieri a Viedma, in Patagonia, il 33° incontro delle Comunità dei Sammarinesi dell’Anello argentino e il 26° incontro dei Giovani Sammarinesi, inaugurando la nuova sede della comunità sammarinese a Vienna.
Due intense giornate di dibattito e approfondimenti sui temi che riguardano le sette Comunità dei sammarinesi residenti in Argentina; momenti che lasciano sempre il segno nel rapporto tra lo Stato ed i suoi concittadini, ovunque essi si trovino.
Un confronto che ha consentito di affrontare una serie di argomenti, tra i quali la situazione attuale del Paese e il suo sistema; le opportunità che possiamo e dobbiamo vivere, anche con il supporto dei cittadini residenti all’estero; le questioni legate al percorso alla Unione Europea; il rapporto istituzionale tra l’Argentina e la Repubblica di San Marino; i viaggi studio e relativi scambi; i soggiorni culturali.
Ne è emersa una continua ricerca di miglioramento della connessione tra i cittadini lontani e la madre patria e in virtù di quest’ultimo punto, la delegazione del Dipartimento Affari Esteri, al seguito del Segretario di Stato all’Istruzione e Cultura, Teodoro Lonfernini, composta dal dott. Marco Macina e della dott.sa Chiara Cardogna, ha presentato il nuovo sistema di gestione, a disposizione delle Comunità e dei suoi associati. Alto è stato l’interesse dimostrato verso tale strumento, che risponderà alle esigenze di maggiore connessione.
La riunione si è conclusa con la tradizionale cena conviviale, alla presenza di tanti associati, del Segretario Lonfernini e della delegazione al seguito, l’Ambasciatore d’Avossa, i Consoli Viviana Gennari, Leonardo Agostini, Juan Carlos Benvenutti, i Presidenti di tutte le sette Comunità, in un clima di grande fratellanza e profonda amicizia, nella quale non sono mancati momenti di grande richiamo all’amore che tutti nutrono nei confronti del loro Paese.
Il Segretario Lonfernini ha dichiarato: “È sempre un’emozione indescrivibile; i nostri concittadini residenti all’estero fanno sentire il loro calore in maniera profonda, accogliendoci sempre come se fossimo a casa, sebbene a distanza di migliaia di chilometri e, soprattutto, con quanta dedizione e cura preparano questi momenti; abbiamo una ricchezza inestimabile che è il nostro patrimonio umano e dobbiamo esser noi per primi a riconoscerne il valore”.
Segreteria Cultura ed Istruzione