SAN MARINO. Segreteria di Stato per l’Informazione: “ERRARE È UMANO MA PERSEVERARE È DIABOLICO”

 

Il Segretario all’Informazione replica ad un nuovo attacco personale da parte del quotidiano La Serenissima. “Accuse false e completamente infondate. Adirò le vie legali”

Ci risiamo! Se errare è umano, perseverare diventa diabolico. In certi casi strategico, funzionale
cioè a qualcosa o a qualcuno.
Poco sensibile alle regole democratiche, il quotidiano “La Serenissima” nelle settimane scorse ha
reagito in maniera scomposta a mie osservazioni su un articolo pubblicato su quelle colonne,
scambiando una critica per una minaccia e arrivando a gridare alla censura.
Non contento di aver preso una topica clamorosa, oggi torna all’attacco della mia persona con
accuse false e completamente infondate, ancora una volta in spregio alle più elementari norme
dell’etica e della deontologia che regolano la professione giornalistica. Purtroppo spesso succede,
quando si fa prevalere la faziosità all’esercizio della nobile arte del giornalismo, protesa sempre alla
ricerca della verità e mai prigioniera degli interessi di parte.
Oggi si diletta a contestare la bozza di Legge sull’editoria, accusandomi di arrogarmi il diritto di
decidere come qualificare una testata, se cartacea o on line, facendo riferimento a precisi articoli
della legge. Peccato che stiamo cercando di fare proprio il contrario, ponendo rimedio alla vecchia
Legge, che porta una firma precisa, e per la quale dovrebbero casomai rivolgere critiche ai
componenti del Governo che la emanò nel 2014. Oggi stiamo cercando di fare proprio il contrario,
cioè di sottrarre alla politica ogni decisione in merito. Peccato che “La Serenissima” non se ne sia
accorta.
Ancora risentita per la magra figura fatta con gli attacchi precedenti, oggi si affida addirittura alla
menzogna, arrivando a sostenere mie presunte pressioni a loro danno, sia sull’Autorità Garante e sia
su potenziali inserzionisti. Accuse più che mai indegne oltre che destituite di ogni fondamento, per
le quali ho dato mandato di procedere con querela per diffamazione. La libertà di stampa è una cosa
nobile da tutelare e difendere con ogni mezzo, la calunnia è un reato.
Nell’articolo pubblicato oggi, “La Serenissima” sostiene che il nuovo progetto di Legge sia
“incentrato sul tentativo di far chiudere la loro testata”. Affermazioni che fanno pensare a una
insana sindrome da accerchiamento o a una altrettanto preoccupante mania di grandezza.
Stiano sereni e tranquilli: passo le mie giornate ad occuparmi di cose molto più serie. Mi sembra
che le ossessioni dimorino altrove.

 

Il Segretario di Stato all’Informazione
Teodoro Lonfernini