Nel pomeriggio di lunedì 13 aprile, presso la sede della Segreteria di Stato per la Cultura e le
Politiche Giovanili, si è insediato, alla presenza del Segretario di Stato Andrea Belluzzi e della
Presidente della Commissione Politiche Giovanili Daniela Amici – in modalità da remoto – il
Coordinamento per le Politiche Giovanili.
Tale organismo disciplinato dall’art. 2, comma 2, della “Legge Quadro per l’attivazione di politiche
a favore dei giovani”, è formato da sei rappresentanti designati dalle Segreterie di Stato nei loro
ambiti di competenza.
Per la Politica Estera è stata designata la dott.ssa Valentina Garavini, per l’Economia e le Finanze
l’Avv. Laura Zanotti, per l’Istruzione, l’Università, la Ricerca e la Cultura la prof.ssa Monica
Cavalli, per le Politiche Sociali, la Sanità, le Pari Opportunità il dott. Tommaso Raffaeli, per il
Lavoro e lo Sport la dott.ssa Annalisa Marcucci, per le Attività Produttive l’Avv. Serena Lettoli.
Ai sensi di legge, il Coordinamento è incaricato di svolgere un ruolo di collegamento tra l’attività
dell’Esecutivo e le proposte e le idee che la Commissione per le Politiche Giovanili elabora in
rappresentanza del variegato mondo giovanile della nostra Repubblica.
Il Segretario di Stato e la Presidente Amici hanno espresso viva soddisfazione per la nomina
dell’organismo, certi che – attraverso un lavoro di squadra – si potranno raggiungere importanti
risultati per il futuro ma soprattutto per i giovani di oggi che, più di altri, stanno pagando a caro prezzo
questa lunga pandemia.
Le “politiche giovanili” sono da considerarsi un ambito d’intervento piuttosto recente rispetto ad altri
settori dell’agenda politica sammarinese. Solamente nel 2007, attraverso la Legge 30 luglio 2007 n.
91 – “Legge quadro per l’attivazione di politiche a favore dei giovani”, il Consiglio Grande e
Generale ha approvato una legge rivolta ai giovani sammarinesi di età compresa tra i 16 ed i 32 anni.
Al termine dell’incontro, il Segretario di Stato Belluzzi ha affermato che non considera le politiche
giovanili una delega “minore” del suo mandato ma anzi un ambito di intervento da esplorare e
sviluppare per aiutare questa fascia di popolazione non omogenea a sviluppare la propria personalità
e prepararsi al libero e responsabile esercizio dei diritti fondamentali.