Si è concluso sabato 1 Marzo u.s. il corso “Valutazione del benessere animale e dell’utilizzo del farmaco”, organizzato dal Consorzio di Gestione del Fondo Mortalità Bestiame Bovino in collaborazione con Ufficio Gestione Risorse Ambientali ed Agricole e Cooperativa Allevatori Sammarinesi, con il Patrocinio della Segreteria di Stato Territorio Ambiente e Agricoltura.
Il corso rientra in un più ampio progetto di assistenza tecnica rivolto agli allevatori sammarinesi curato da UGRAA e ARAER (Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia-Romagna).
Il benessere animale mira a promuovere una buona gestione degli allevamenti, e garantire che gli animali siano in grado di vivere una vita sana, naturale e senza sofferenze inutili. Questo concetto si basa su cinque principi fondamentali, spesso noti come le “5 libertà” del benessere animale, che sono: 1. Libertà dalla fame e dalla sete: garantire che gli animali abbiano accesso a cibo e acqua sufficienti e di buona qualità per soddisfare le loro necessità; 2.Libertà da disagio fisico e termico: assicurarsi che gli animali abbiano un ambiente adeguato che rispetti le loro esigenze di spazio, riparo e temperatura; 3.Libertà dal dolore, dalle ferite e dalle malattie: prevenire e trattare malattie o lesioni in modo adeguato, garantendo che gli animali non soffrano inutilmente; 4. Libertà di esprimere comportamenti naturali: permettere agli animali di esprimere i comportamenti che sono innati alla loro specie, come interazioni sociali, movimento e comportamenti legati alla ricerca di cibo; 5. Libertà da paura e stress: evitare situazioni che causano paura, stress o angoscia, garantendo che gli animali possano comportarsi in modo naturale;
Ugo Bonifazi (Presidente Fondo Mortalità Bestiame): “Questo è il secondo step di formazione nel settore zootecnico. Sono state due esperienze importanti che hanno consentito e consentiranno di apportare contributi tecnici qualificati per il miglioramento delle tecniche di allevamento, di regole per progredire sul concetto di benessere dell’animale ed in definitiva di migliorare la redditività delle imprese, che soprattutto nel settore zootecnico registra marginalità veramente minimali. A San Marino abbiamo un punto di forza: ancora ci sono giovani che hanno voglia di fare allevamento per produrre carne pregiata controllata e tracciata. Sulle nostre tavole la carne bovina per la maggior parte è a marchio Sammarinese e di questo fatto ne siamo orgogliosi. Tuttavia a questi giovani vanno date le possibilità di esprimersi in termini di strutture e di terreni.”
Romano Francioni (Presidente Cooperativa Allevatori Sammarinesi): “Nel 2024 sono stati destinati al mercato sammarinese 527 capi bovini per un totale di 164.800 kg, in regime biologico 27 capi bovini con un peso medio di 319 kg cadauno. Gli allevatori si confrontano e lavorano costantemente per apportare migliorie alla Cooperativa Allevatori.”
Ing. Giuliana Barulli (Dirigente UGRAA): “Più spazio per gli animali e la possibilità per gli animali di andare al pascolo comporta meno malattie e meno necessità di ricorrere alle cure quindi agli antibiotici. Il fine ultimo è di portare sulle tavole dei consumatori, quindi dei nostri cittadini in qualità dei consumatori, della carne non solo buona e di qualità ma anche sana. Grazie alla collaborazione col Dipartimento di Prevenzione Veterinari e Tecnici dell’Ufficio Agrario, costantemente si svolge un controllo sugli allevamenti e sul benessere degli animali e di conseguenza sulla carne che si porta sulle nostre tavole. Avere una filiera in territorio, dalla produttore al consumatore, è garanzia di tracciabilità alimentare. Infine, le Aziende zootecniche, rispetto alle altre aziende, portano un notevole valore aggiunto al territorio. Apporto di sostanza organica contenuta nel letame e pascoli mantenuti curati. Il risultato è che oggi abbiamo ottimi campi coltivati e possiamo godere di bellissimi paesaggi agricoli.”.
Il Dirigente
Ing. Giuliana Barulli