
In vigore da oggi tra San Marino e Italia il nuovo accordo relativo alla fatturazione elettronica e ad altri adempimenti nei rapporti di scambio tra i due Paesi. Il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti della provincia di Rimini Giuseppe Savioli, spiega cosa cambia.
«Sinora non era ammessa la fatturazione elettronica da e verso imprese sammarinesi. Da oggi è finalmente possibile ricevere ed emettere fatture elettroniche da San Marino. Dal prossimo 30 giugno la fatturazione elettronica diventerà un obbligo.
È quindi previsto un periodo transitorio. Come funziona?
«Le fatture emesse nei confronti di operatori economici sammarinesi sono trasmesse dal Sdi all’ufficio Tributario di San Marino, il quale, una volta verificato il regolare assolvimento dell’imposta sull’importazione, convalida la regolarità della fattura e comunica l’esito del controllo al competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate attraverso apposito canale telematico. L’operatore economico italiano visualizza telematicamente l’esito del controllo effettuato dall’ufficio Tributario di San Marino attraverso un apposito canale telematico messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Meglio o peggio per le imprese italiane?
«La possibilità di emettere fatture elettroniche anche verso soggetti sammarinesi è sicuramente una facilitazione per le imprese italiane, che sono ormai organizzate per l’utilizzo di questa modalità».
Ai fini del contrasto all’evasione fiscale, meglio o peggio?
«La fatturazione elettronica certamente permetterà un maggior controllo sugli scambi da parte dell’Agenzia delle Entrate, la quale avrà a disposizione già in formato elettronico tutti i documenti di interscambio, senza dover operare ricerche cartacee, come avviene sino ad ora».
Cosa ci aspettiamo in futuro?
«San Marino, dopo la crisi finanziaria degli anni scorsi, si è avviato verso una strada di coerenza con le norme europee in tema di servizi bancari e finanziari, di presidio dei fenomeni di antiriciclaggio e di regole fiscali.
Il governo sammarinese sta lavorando da tempo all’inserimento del meccanismo Iva negli scambi interni e transfrontalieri, superando l’attuale meccanismo della monofase ed allineandosi alle regole europee».
Il prossimo passaggio sarà quindi l’introduzione dell’Iva anche negli scambi con San Marino?
«Pur non facendo parte della Ue, San Marino si sta integrando a tutti gli effetti nei meccanismi fiscali dell’Unione Europea».
Corriere Romagna