
E’ una bella giornata ferragostana, con un discreto numero di turisti in visita nella nostra Capitale Patrimonio dell’Umanità e nel Giardino dei Liburni, in pieno centro storico, i teli messi alla recinzione del cantiere in occasione delle Giornate Medioevali (e non rimossi come sarebbe stato conveniente), svolazzano, stracciati, trasmettendo un senso di abbandono e trasandatezza.Ma non è solo questione di teli stracciati (che, bisogna dirlo, durante lo svolgimento delle Giornate Medioevali hanno abbellito il sito) quanto come si presenta il cantiere in sé.
Ammesso che nessuno degli addetti ai lavori abbia pensato di porre le giuste (e dovute) protezioni anche estetiche (visto il luogo), ovvero quelle tradizionali reti o teli antinfortunistici che nascondono alla vista il cantiere ed il suo disordine (ne esistono tipi a schermatura totale, anche di colore bianco-azzurro), toccava sicuramente alle nostre Istituzioni imporre la sistemazione della recinzione del cantiere in modo che si nascondesse il più possibile alla vista e magari si armonizzasse, in un qualche modo, nel contesto circostante
(ad es. in via Eugippo sono state poste, a “mascheramento” del cantiere, delle pannellature in legno su cui sono state poste delle immagini di San Marino, raffiguranti anche momenti istituzionali; non sarebbe stato possibile ripeterle anche nel sottostante Giardino dei Liburni?).Quantomeno, togliere quei svolazzanti residui di teli rossi… o no?
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FG – Studio consulenza in problematiche di Polizia e Sicurezza
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