San Marino. Sentenza della Pizzeria. Due pesi e due misure. Per Ax Rossi il guidice Buriani fa politica ed è per questo da votare!

Buriani AlbertoLa sentenza di Buriani sul caso Carrirolo sta provocando reazioni sdegnate da parte di tantissimi sammarinesi. Gli articoli che ho pubblicato su Giornalesm.com sono letti da migliaia di persone; posso vedere le statistiche. Sono arrivate per mail molti attestati di stima e lettori che sono completamente d’accordo con il mio pensiero.

Ma oggi abbiamo letto anche alcune “difese” dell’operato del Giudice Buriani. In particolare su Tribuna di oggi si legge un articolo di David Oddone; un articolo che non mi trova d’accordo nella sostanza anche se il giornalista di Morciano distingue, opportunamente, il piano politico da quello giudiziario. E qui siamo d’accordo con lui.

Il contenuto di quelle registrazioni, vergognose, è assolutamente contrario ad ogni etica pubblica, soprattutto se vede protagonisti politici, ex politici e segretari di partito. Infatti i consiglieri del Consiglio Grande e Generale che non fanno vergogna di garantire addirittura un compenso in denaro (Mancini) – di 100 euro – per la raccolta del voto. Emergono da quei video responsabilità politiche gravissime che il Parlamento ed i Partiti farebbero bene a condannare e contrastare quanto prima.

Fin qui, come detto, concordiamo con David Oddone. Un conto è il piano politico, un altro quello giudiziario.

Ma è proprio sull’analisi del piano giudiziario che non siamo d’accordo, come già abbiamo abbondantemente scritto in altri articoli. Le sentenze si rispettano ma quando non si condividono le si possono criticare. E non per questo posso essere un nemico della Repubblica, della Magistratura e di Buriani stesso, che ho difeso dagli attacchi pretestuosi di Roberti alcuni giorni fa.

alessandro rossiLa sentenza di Buriani oltre che fragilissima sul piano legale-giuridico si presta a numerose critiche. Infatti non si capisce la ragione per la quale molti degli odierni imputati del processo “Conto Mazzini” siano stati rinviati a giudizio per associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio ed alla compravendita delle nomine diplomatiche – come dal rinvio a giudizio – ed i due De Biagi, Mancini, e Celli siano stati archiviati quando dalla registrazione emergevano chiare ammissioni di colpevolezza per questi reati. Se non chiarissime.

Nei confronti di alcuni degli imputati del maxi processo c’erano molti meno elementi e prove di colpevolezza di quelli che esistevano nei confronti dei quattro politici del PSS. Ed allora, come si vede, la sentenza di Buriani pare colpevole di un’inammissibile “doppiopesismo”. Per alcuni si rinvia a giudizio, per altri si archivia.

Ma la legge non dovrebbe essere uguale per tutti?

Se il codice penale non si applica ad alcuni perchè si applica nei confronti di altri? E’ questo il difetto principale di quella sentenza di archiviazione. Un malcostume o è reato sempre o non è reato mai.

Se non fosse così il magistrato pone in essere comportamenti arbitrari e discrezionali condannando alcuni e salvando altri.

Schermata 2015-10-27 alle 10.27.04Ma questa non sembra giustizia, assomiglia più ad un’altra cosa come ha scritto ieri Alessandro Rossi su facebook: “Buriani tutta la vita… fa anche un filino di politica ma una politica che condivido quasi in toto ( e sono un tipo esigente Emoticon wink )…. se si candida lo voto …..anche sulla questione Carrirolo”.

Ma i magistrati fanno politica o emettono sentenze in applicazione della legge trattando tutti allo stesso modo?

”Quando la politica entra dalla porta della magistratura, la giustizia esce dalla finestra”. E non l’ho detto io.

Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com