San Marino. Sentenza rivoluzionaria ed ennesima sonora bocciatura a Strasburgo per la Repubblica del Titano

Ennesima sonora bocciatura a Strasburgo per la Repubblica di San Marino. Ed è ancora una volta l’articolo 6, sul giusto processo, ad essere stato violato dal Tribunale sammarinese. In questo caso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo segna a chiare lettere un principio che dovrebbe essere scolpito, ma evidentemente così non è, nel Diritto. In caso di prescrizione, l’imputato non può essere ritenuto comunque colpevole e condannato automaticamente al risarcimento verso la parte civile. Il motivo è o dovrebbe essere piuttosto semplice da comprendere. In caso di prescrizione, il giudice non può procedere alla condanna del reo. Non potendo condannarlo, per lui vige dunque il principio di non colpevolezza, principio cardine di tutte le Costituzioni del mondo civile. Non essendo colpevole, allora non può nemmeno essere condannato automaticamente a pagare civilmente all’interno del procedimento penale, perché questo violerebbe la presunzione di innocenza. Il nuovo Dirigente del Tribunale dunque deve immediatamente correre ai ripari ed evitare che la Repubblica di San Marino possa essere nuovamente chiamata a rispondere di fronte alla Cedu “richiamando” a propria volta i Giudici di Appello a conformarsi immediatamente alla Giurisprudenza di Strasburgo.

Ecco la sentenza pubblicata sul sito ufficiale della Corte Europea dei Diritti dell’uomo:

http://hudoc.echr.coe.int/eng?i=001-205166

CASE OF PASQUINI v. SAN MARINO (No. 2)