San Marino. Senza soldi da oltre quattro mesi

Mentre la testa di tanti politici è ancora concentrata sul referendum di domenica scorsa, tanto che qualcuno continua a dire che il Paese scegliendo di modificare la legge elettorale avrebbe perso qualcosa, in pochi sembrano preoccuparsi di ciò che tanti cittadini rischiano di perdere davvero: i risparmi di una vita. Sarà che nei palazzi della politica non arriva l’eco della disperazione dei correntisti, che invece si sente forte e chiara negli uffici delle associazioni dei consumatori, dove il telefono è spesso rovente. Chi chiama lo fa per lamentare una situazione non più sostenibile. Purtroppo, sembra che sistematicamente siano proprio le associazioni dei consumatori, coloro che rappresentano in questo caso i correntisti, ad esser lasciati fuori dai tavoli che ‘contano’. Ne abbiamo parlato con il Presidente di Ucs Francesca Busignani.

Presidente, da un lato lei lamenta la mancata condivisione su temi cruciali come quelli che riguardano banca Cis e la legge “salvabanche”, dall’altro dal Segretario alle Finanze Guidi sentiamo sempre parlare di dialogo e volontà di condividere.
“Il Segretario Guidi anche oggi sulla stampa ha dichiarato che stanno andando avanti gli incontri, quali? Non abbiamo fatto un incontro specifico né sul Cis dall’inizio del blocco, né sul documento “salvabanche” ad oggi, e proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) per l’ennesima volta è stato fatto un incontro a cui le associazioni dei consumatori e non solo, non sono state invitate. Questo è confronto?.Avevamo chiesto se c’era la volontà politica di emanare un decreto a sostegno dei mutui, non è arrivata alcuna risposta politica ma il segretario Guidi ha girato la nostra domanda a Bcsm e poi ci ha inviato la loro risposta. Se volevamo risposte tecniche le chiedevamo direttamente a Bcsm, ci aspettiamo che una Segreteria alle Finanze dia risposte politiche d’indirizzo. Noi siamo per tentare di capire, per il dialogo, per il confronto, per un’apertura a trecentosessanta gradi. Qui invece siamo agli enunciati di principio che però di fatto si traducono nel lasciar fuori spesso le associazioni dei consumatori sui tavoli di confronto del sistema bancario. Noi la bozza del cosiddetto “salvabanche” l’abbiamo avuta per vie traverse, non ci è mai stata inviata ufficialmente, le sembra un iter normale o di condivisione? Purtroppo così non solo non si fa alcuna chiarezza, ma si creano fraintendimenti che fanno pensare ai cittadini di non essere presi in considerazione e quindi non tutelati; probabilmente è una percezione sbagliata, ma se non si crea un reale confronto la percezione purtroppo può essere questa”.

Cosa si aspetta dalla politica?
“Mi aspetto molto di più delle risposte che sono arrivate. Abbiamo telefonate e persone in ufficio tutti i giorni, a distanza di 4 mesi e mezzo sia che si tratti di piccole medie imprese o di risparmi di una vita, iniziano a esserci serie problematiche. Qualcuno ha dovuto chiedere prestiti in altre banche, paga Tpay, le spese accessorie, le spese di tenuta conto, nonostante non possa fruire dei propri soldi. Il politico può fare molto se c’è la volontà di aiutare i propri concittadini, può valutare norme che rimangano nell’alveo della giurisprudenza ma che siano di aiuto diretto ai correntisti. Mi verrebbe da affermare che se un politico non è un uomo del popolo almeno che lavori per il popolo. Le persone sono disorientate e avvilite. Noi in qualità di rappresentanti dei consumatori abbiamo il dovere ed il diritto di essere parte attiva; non è accettabile essere lasciati ai margini, vuol dire lasciare ai margini i propri cittadini. La politica ha il dovere di confrontarsi, noi lavoriamo per far sentire la loro voce, è il nostro mestiere, è il nostro dovere ed è per questo che, nonostante tutto pensiamo che sia sicuramente un misunderstanding quello di non averci mai convocato. Siamo quindi disponibili e a disposizione, presenziando ai tavoli di confronto, per portare suggerimenti e trovare sinergie che ridiano stabilità al Paese.”.

Cambiando argomento, per quel che riguarda le targhe ci sono novità?
“No, purtroppo ancora nulla, però bisogna dare atto al Segretario agli Esteri Renzi, che l’interazione nei nostri confronti è sempre molto puntuale e corretta. Speriamo che a breve, perché di tempo ne è passato veramente toppo, si giunga ad una soluzione funzionale per i lavoratori forensi e per i soggiornanti che guidano auto targate San Marino. Come il Segretario ci darà aggiornamenti, informeremo prontamente chi ci chiede di questa problematica”.

Repubblica Sm