Riceviamo e pubblichiamo
Buonasera direttore, vorrei evidenziare che è proprio in queste situazioni di emergenza che si avrebbe bisogno di un capitano che ci faccia uscire dalla tempesta senza affondare.
Un capitano che riesca a vedere al di la del proprio naso, che abbia l’umiltà di accogliere con favore qualsiasi suggerimento o proposta che possa portare fuori dall’emergenza il proprio equipaggio ed il coraggio di prendere decisioni senza la paura di subire critiche e giudizi contrari.
Devo dire che di questi capitani in Italia qualcuno ne abbiamo visto (vedi Zaia) e devo dire purtroppo che qua a San Marino abbiamo evidenziato comportamenti addirittura contrari.
Nella situazione attuale, in assenza di cure efficaci, senza una strategia di sicuro successo, con un bilancio giornaliero terrorizzante, ebbene in questa situazione, i nostri comandati, anziché accogliere con favore ed apertura proposte di nuovi medicinali e/o soluzioni e strategie adottate con successo da altri, hanno ostentato una sicurezza ed una arroganza che mi spaventa non poco.
In quelle posizioni abbiamo bisogno di persone professionali, di mente aperta e magari con un po di umiltà. Purtroppo abbiamo ravvisato un comportamento proprio all’opposto.
Non abbiamo bisogno di uno che ci faccia il resoconto giornaliero dei morti ed i feriti conditi con condoglianze più o meno sincere. Questi ci portano a fondo, mandiamoli a casa.
Un lettore